Il gruppo Castelli Romani Food&Wine nasce come un gruppo operativo di Chef, produttori locali, artigiani e aziende agricole in un territorio vitivinicolo ricchissimo, con un minimo comune denominatore: la divulgazione e la promozione delle eccellenze locali.
Un gruppo che inizia a raccontare una ristorazione che non prevede tecniche particolari o troppo tradizionali, ma semplicemente attuali, che si avvale di una sinergia che unisce piccoli agricoltori, allevatori e produttori che avevano bisogno di un interlocutore, amico, così vicino da poter condividere la passione ed il piacere dei prodotti della stagione. L’anima dei Castelli Romani emerge dalle proposte, dalle esperienze e dalle attività che mirano a coinvolgere direttamente gli ospiti, attratti da questo clima di condivisione.
Soffermandoci sulle realtà produttive che ne fanno parte, possiamo ricordare l’Azienda agricola Villa Simone – Monte Porzio Catone, l’ Artico Azienda agricola – Lanuvio, l’Azienda biologica De Sanctis – Frascati, il Merumalia Wine Resort – Frascati, il norcino Vitaliano Bernabei – Marino, Pastart – Frascati, 3P Funghi – Rocca Priora, l‘Azienda Ortofrutticola Giobbi Paolo – Ariccia, l‘Olio extravergine di oliva Alessandro Scanavini – Sabaudia, il Gran Fornaio pane di Genzano – Genzano di Roma ed il Circuito da lavoro – San Cesareo. A questi si aggiunge la collaborazione di Chef e ristoranti quali l’Hosteria Amedeo – Monte Porzio Catone, il Ristorante Cacciani – Frascati, F’Orme Osteria – Frascati, il Greed Avidi di gelato – Frascati, La Galleria di sopra – Albano Laziale ed il ristorante Belvedere dal 1933 – Frascati.
Ricche simbiosi tra produttori e ristoratori in un clima di continue opportunità, di valorizzazione dei prodotti e del territorio in una continua apertura verso il mondo enogastronomico.
Un progetto che agli occhi di molti può sembrare utopico per i nostri tempi, dato il crescente movente egoistico che spinge i campi di produzione nel prevalere l’uno sull’altro. Castelli Romani ci insegna che invece, credere in un progetto comune non è così surreale, non vi è necessità di stravolgere nulla, semplicemente basta far prevalere il senso di umanità e di bene che spinge quello stesso intento comune. Loro sono stati l’esempio che una tale sperimentazione in campo lavorativo può far nascere legami che vadano oltre, toccando corde di vera amicizia. Quelli che fanno parte del gruppo hanno un senso di appartenenza molto forte, si promuovono a vicenda, si tutelano a vicenda, affinché tutto funzioni in modo da lasciare il segno. Un clima familiare che stringe questi produttori, chef e ristoratori in un circuito che diventa assolutamente attrattivo grazie alla loro idea innovativa.
Un progetto lodevole che possa essere da esempio nelle realtà commerciali e produttive, con l’augurio che la strada da percorrere sia ricca di nuove opportunità, consolidando il lavoro fatto fino ad oggi.