Si parla tanto di filiera, di tracciabilità, dell’importanza di conoscere ciò che mangiamo, di consapevolezza alimentare. Si parla anche – e giustamente – dell’importanza che questi concetti diventino parte integrante del “fare cibo”; concetti che non siano più visti come semplice oggetto di discussione, con il rischio che questa diventi poi auto-referenziale, quanto piuttosto come una sorta di attrezzatura, irrinunciabile, al pari di quella, più tradizionale, che lo Chef utilizza con maestria nel suo creare.
E se questo obiettivo deve essere raggiunto, quale migliore strategia di condividerlo con i giovani, quei giovani che ne saranno messaggeri futuri, nella speranza che l’obiettivo di pochi diventi la consuetudine di molti.
E’ con questo spirito che il 13 dicembre 2018, nella meravigliosa cornice del resort di Antonello Colonna, a Labico, si è svolta, per iniziativa di ARSIAL e il supporto di Agro Camera – Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, una bellissima giornata di studio, di condivisione e di formazione per i giovani degli Istituti Alberghieri del Lazio, giornata che, sotto il nome di “Dal campo alla tavola: tracciabilità e stagionalità delle materie prime locali”, ha rappresentato un primo momento di confronto e diffusione di quei concetti che, come si diceva, sono spesso discussi, ma non altrettanto spesso praticati.
Una giornata di dire e di fare, dove, attraverso un percorso didattico-dimostrativo, è stato possibile trasferire agli studenti quei concetti e quelle metodologie che sono oramai irrinunciabili in un momento storico dove al piacere dell’alimentazione si va affiancando l’attenzione alla sua genuinità e ai benefici che essa ha per la nostra salute.
La mattinata ha preso avvio con una visita didattica degli spazi esterni del resort, specialmente quelli dedicati al cibo (coltivazioni ortaggi, viti, olivi), alla quale ha poi fatto seguito, all’interno del resort, una sessione pratica, operativa, durante la quale gli studenti hanno potuto seguire la trasformazione delle materie prime, scelte e raccolte, in piatti della tradizione, arrivando fino alla presentazione in una tavola tematizzata per le festività natalizie.
Un perfetto connubio di teoria e pratica, quindi, con contenuti che hanno spaziato dalle metodiche colturali innovative dello Chef stellato Antonello Colonna, alla comunicazione e marketing del cibo; dalle tecniche di cucina, a elementi di scienza della nutrizione, discutendo anche di quegli elementi tecnologici che rappresentano l’infrastruttura di sostegno, come ad esempio l’innovativo Blockchain, uno degli elementi chiave per certificare le ricette e l’intera filiera, dando qualità e sicurezza a ciò che mangiamo.
“Abbiamo dato vita ad una giornata meravigliosa” – ha detto nella sua introduzione il presidente di ARSIAL, Antonio Rosati – “Il cibo italiano sta vivendo un momento felice, quello che stiamo facendo è la preparazione di un percorso formativo per i nostri ragazzi e una rete alla quale stiamo lavorando da tempo, tenendo sempre presente che il cibo è emozione e identità, perché noi siamo quello che mangiamo”.
Grande successo, insomma, per una pregevole iniziativa, che ci auguriamo non rimanga unica e che ha consentito agli studenti di uscire dalle aule e di tuffarsi in una realtà di eccellenza, quella dello Chef Antonello Colonna.
Chiudiamo con la frase che Chef Colonna ha usato per salutare gli studenti: “non vi preoccupate solo dei diplomi, guardatevi intorno e non vi limitate pur nel rispetto delle tradizioni che ci arrivano da una regione, il Lazio, al quale dobbiamo sentirci fortunati di appartenere”.