di Clara Ippolito
La storia passa anche attraverso le rappresentazioni del gusto, quelle che racconta la mostra Il Cibo Immaginario, 1950- 1970, Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola, mettendo a fuoco vent’anni di società e costume italiani mediante l’iconografia, gli stili e i linguaggi pubblicitari del cibo e dei riti del mangiare. Ideata e curata da Marco Panella, propone per la prima volta al grande pubblico più di 300 immagini, ammirabili al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 6 gennaio 2014. Si tratta di un percorso che recupera un giacimento culturale fatto di testimonianze grafiche da osservare attentamente per cogliere l’evoluzione della comunicazione e la sua portata emozionale. Una storia che traccia i segni del cambiamento di un Paese che corre veloce dalla Ricostruzione fino all’Austerity e che, nel cibo e nei modi del mangiare, riflette il suo affrancamento sociale. Tanti sono i materiali recuperati dalladispersione: riviste, cataloghi, calendari, locandine e figurine, completati da una selezione di piccole latte pubblicitarie, oggetti e utensili promozionali. Prodotta da Artix, in collaborazione con Coca-Cola Italia, Gruppo Cremonini e Montana, l’esposizione divide le immagini in dodici grandi temi: dall’Italia che cambia il suo paesaggio domestico con nuove forme, oggetti e colori a quella del baby boom, dal Bel Paese dei gourmet fino a quello che sogna con i concorsi a premio, che scopre il risparmio e le offerte speciali. A fine percorso 28 fotografie restituiscono l’immagine dell’Italia di una volta, alla quale quelle pubblicità parlavano, facendole sognare il proprio futuro.