Perlage Winery, l’azienda biologica e benefit ora produce Prosecco Rosé

Ivo Nardi è l’amministratore della cantina Perlage Winery, nata nel 1985 da papà Tiziano e da mamma Afra, che decisero di dedicarsi alla viticoltura, rigorosamente biologica, scelta lungimirante per i tempi, nella Riva Moretta, storico vigneto collocato nel cuore del Valdobbiadene Conegliano Prosecco Superiore DOCG. La Perlage Winery non è solo una cantina che produce Prosecco biologico, dal 2019 ha ottenuto il riconoscimento di azienda benefit, sono solo trecento in tutta Italia, che pur perseguendo obiettivi di profitto, ha lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Il Prosecco Doc Rosé è la loro new entry, vino dedicato a mamma Afra, che in etichetta ricorda il suo nome e che ha l’obiettivo di conquistare una nuova fetta di mercato. Da disciplinare il Prosecco Rosé Dop dovrà avere in etichetta il termine millesimato, una quantità di Pinot Nero non superiore al 15% e non dovranno essere inferiori a 60 i giorni destinati alla fermentazione naturale o in autoclave.

Avete deciso di produrlo il Prosecco Rosé, che aspettative avete?

La possibilità di fare tagli per il Prosecco Doc ha aperto la strada al Prosecco Rosé, credo sia una buona idea visto che i rosati occupano una fetta di mercato che oscilla dal 10% al 20%, si tratta di presidiare un mercato nuovo per il Prosecco. All’estero già lo conoscono e apprezzano e per fine anno contiamo di immetterlo sul mercato straniero. Siamo comunque soddisfatti del prodotto ottenuto, che si discosta dal classico Prosecco non solo per il colore, ma soprattutto per la freschezza più spinta e per i profumi più complessi.

La vostra storia inizia nel 1985 e da subito siete partiti a lavorare in Biologico, i vostri genitori sono stati lungimiranti per quel periodo?

È un a questione etica, nostra madre  era una donna cattolica, devota e molto rispettosa degli altri, quando noi figli prendemmo in mano l’azienda decidemmo di proseguire nel lavoro iniziato dai nostri genitori. Lavorare in biologico e nel rispetto della natura era la loro filosofia già quando non esisteva un mercato che lo richiedeva, lo facevano perché lo ritenevano un obbligo, oggi il mondo si sta convertendo verso questa filosofia , forse, per seguire più delle scelte dettate dal mercato che dall’etica.

Oggi che situazione vive il Prosecco con il mondo dell’export bloccato a causa del Covid?

C’è stata una fase iniziale durante il primo lockdown dove è completamente crollata la vendita nel settore horeca, ma era andata molto bene con l’estero e tutto sommato avevamo recuperato con l’estate, a settembre eravamo a un meno 10% rispetto al nostro fatturato abituale. A seguito degli ultimi Dpcm e  della chiusura di tutte le frontiere oggi abbiamo il 60% del calo e se salta anche il Natale, che vale da solo il 30% dell’intero fatturato annuale, sarà dura. Non possiamo solo lamentarci, noi un minimo di supporto, attraverso la cassaintegrazione, l’abbiamo avuto. Bisognerà avere della liquidità per superare questo periodo e dopo sono convinto che assisteremo a una ripresa robusta.

Il vino più venduto d’Italia rischia per questa annata 2020 di restare in cantina?

Noi produciamo circa due milioni di bottiglie, abbiamo dovuto ridurre le rese, ammetto con grande dispiacere, ma è stata una scelta miracolosa e se il 2021 sarà un anno di ripresa allora ce la faremo.

Siete una società Benefit, cosa significa per voi?

L’etica va presidiata siamo partiti con le tematiche ambientali ma questo non bastava perché il mondo evolve. Quindi non possiamo considerarci lontani dalla società dai nostri fornitori il rispetto per i nostri collaboratori è stato un portare l’attenzione non solo sull’ambiente ma su tutto il sistema di relazioni che l’azienda ha, cercando di dare un reddito più congruo alle esigenze di vita.

Questa scelta vi ha facilitato le vendite sui mercati?

Poco, perché è difficilissimo trasferirlo in un interesse commerciale. Quando si parla di società benefit si percepisce un disagio da parte del consumatore, l’attenzione crescerà pian piano.

Progetti per il vostro futuro?

Bisogna continuare a perseguire le relazioni con i nostri clienti, al momento stiamo rifacendo il nostro sito, implementando l’e-commerce e siamo sempre attivi sulle tematiche che riguardano la salvaguardia dell’ambiente. Le aziende che supereranno questa crisi, riuscendo a rimanere sul mercato, avranno un’opportunità di ripresa e ridefinizione. Dobbiamo da imprenditori controllare che tutto possa rimanere in ordine e investire risorse e forze per un futuro più congruo, pronto a oltrepassare i cambiamenti che investiranno il mercato.

Afra Prosecco Doc Rosé Extra Dry millesimato 2019

Colore rosa tenue, le bollicine riempiono il calice rivelando la propria grana sottile e persistente. I profumi riportano alla mente vivaci bouquet di fiori freschi intervallati da sentori fruttati come le fragoline di bosco e ciliegie. In bocca ingrazia il palato attraverso la sua morbidezza, che riesce a porre una carezza sottile, lasciando sul finale un segno di bella freschezza.