Oramai troviamo anche nei supermercati, prodotti contenenti semi di lino: pane, dolci, e anche zuppe pronte. Ciò è dovuto al fatto che l’opinione pubblica viene, sempre più spesso, sensibilizzata sulla necessità di introdurre o, reintrodurre nella nostra dieta, alimenti utili alla nostra salute e al nostro benessere anche al fine di prevenire patologie legate proprio all’alimentazione. Non a caso Ippocrate, nel 460 a. C., diceva “siamo quello che mangiamo” e “che il cibo sia la tua medicina”.
Della coltivazione dei semi di lino (dalla pianta Linum usitatissimum) si hanno notizie già nel 3.000 a.C., coltivati a Babilonia e, nell’VIII sec. l’Imperatore Carlo Magno impose con una legge il loro consumo, poiché credeva fermamente nei numerosi benefici che i semi di lino e l’olio che se ne estrae, apportano al nostro organismo.
In molti paesi vengono usati soprattutto per la cura di pelle e capelli, ma sono davvero preziosi anche per la salute. I semi di lino contengono acidi grassi monoinsaturi come l’acido oleico, e grassi saturi come l’acido stearico e lignani, un genere di polifenoli antiossidanti capaci di contrastare funghi e batteri. Sono gustosi e nutrienti, potenti antiossidanti, ricchi dei preziosi Omega 3, importanti per combattere l’invecchiamento dei tessuti e dunque utili nelle patologie croniche come asma e artriti, Omega 6, vitamine B, E, calcio, potassio, zinco, ferro, manganese, magnesio, selenio, fosforo, proteine e numerose mucillagini, proteggono dalle infiammazioni, utilissimi contro stipsi e cistite, hanno proprietà immunostimolanti, emollienti e lenitive. Anche e soprattutto per l’intestino: infatti l’assunzione di un paio di cucchiai di semi di lino al giorno, assicurano il fabbisogno giornaliero di Omega 3 e regolano la motilità, riattivando la peristalsi.
Il consiglio dei nutrizionisti, se risulta difficile trovare la c.d. farina, è quello di tritare i semi al momento del loro utilizzo, (un macinapepe, un macinacaffè o anche un mortaio andranno benissimo), poiché il nostro organismo non è in grado di assimilarli interi e dunque li espellerebbe tal quali, privandoci dei loro benefici.
Importante controindicazione è per chi soffre di diverticolite, poiché i semi potrebbero rimanere incastrati nelle anse ed aumentare l’infiammazione. Ricercatori dell’Università di Toronto hanno rilevato che i semi di lino sono utili a preservare la salute dei nostri sistemi cardiovascolare e respiratorio, ma soprattutto riducono il rischio di diabete, di cancro al seno, alla prostata e al colon. E proprio in Canada alcuni allevatori di polli, li hanno introdotti nei mangimi dei loro pennuto proprio per avere uova più ricche di Omega 3 e Omega 6!
Ma non finisce qui: i semi di lino hanno la capacità di abbassare i livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”, favorendo la sintesi di quello “buono”, HDL. Regolano livelli di zucchero nel sangue, prevenendo il diabete di tipo II.
I semi di lino inoltre, normalizzano il battito cardiaco e aiutano a smaltire i trigliceridi, quindi mantengono le arterie pulite e abbassano la pressione sanguigna. Utilissimi a prevenire disturbi legati alla menopausa, come l’osteoporosi e le fastidiose “vampate”.
Dal punto di vista cosmetico, invece le virtù dei semi di lino, sono un valido alleato per la salute e la bellezza dei nostri capelli e della pelle. È nota, soprattutto tra le nonne, la ricetta di un “gel” molto utile per rinvigorire i capelli e donare loro morbidezza e lucentezza. Occorre lasciare in ammollo circa 30 gr. di semi di lino in 200 ml d’acqua per una notte, quindi farli bollire nella stessa acqua per una quindicina di minuti, far riposare e intiepidire, poi filtrare e applicare il gel ottenuto sui capelli per circa mezz’ora. Volendo si può aggiungere una piccola quantità d’oliva o di cocco, per rendere l’impacco ancora più nutriente. La vitamina E, potente antiossidante, riparerà i danni provocati da tinte chimiche e inquinamento, mentre quelle del gruppo B aiuteranno il sistema nervoso e quello circolatorio, che incidono direttamente sulla salute di pelle e capelli.
Infine l’olio di semi di lino è un toccasana proprio per la nostra pelle: applicato con regolarità, attenua le rughe, contrastando la lassità dei tessuti, grazie alla presenza dell’acido linoleico che assicura un’ottima idratazione, e dona una carnagione liscia e luminosa.
Non abbiamo dunque “scuse” per non inserirli nella nostra alimentazione, anzi! Diamo quindi spazio alla nostra fantasia e utilizziamoli per arricchire le nostre insalate, negli impasti di pane e dolci e non dimentichiamo di unirli ai nostri smoothies e centrifugati: il nostro organismo ne gioverà senz’altro!
Alla prossima!