Azienda Agricola Luca Dalpian – Il Sottobosco // Le Aziende

May 15, 2018

Ci troviamo in uno dei luoghi più incontaminati e suggestivi d’Italia, l’oasi naturalistica del Parco del Beigua nell’entroterra di Genova. Un’area boschiva patrimonio Unesco, magnificamente incorniciata su due versanti dal mare e dall’Appennino, che vanta un numero record di geositi e di biodiversità. In un’epoca storica nella quale assistiamo ad uno spopolamento progressivo di ampie fasce territoriali come quella appena descritta, ci sono uomini che invece vanno controcorrente e decidono di investire se stessi nel luogo dove sono nati. E’ il caso, ad esempio, di un agronomo quarantottenne, Luca Dalpian, per il quale questi faggeti quasi impenetrabili, intervallati da piccoli pianori disseminati qua e là, non hanno davvero segreti. Terminati gli studi superiori in quel di Parma, ha fatto subito ritorno a casa per dedicarsi alla coltivazione di frutti di bosco secondo i rigidi dettami del biologico. Quindi, senza mai fare il passo più lungo della gamba, ha iniziato i lavori per costruire il laboratorio artigianale dove trasformare questi e altri frutti in golosi prodotti sottovetro. Oggi, coadiuvato dalla moglie Paola, si occupa quotidianamente di una decina di ettari coltivati all’interno del comprensorio del Beigua, oltre a poco più di un ettaro messo a dimora di recente nel savonese, e più precisamente sulle alture di Albisola, cittadina nota nel secolo scorso per la produzione di ceramiche storiche. A questo luogo, è legata la coltivazione di chinotto, arancia amara, limoni e mandarini. Non c’è solo tradizione nella creazione dei suoi prodotti in vasetti, ma anche tanta creatività. Ne sono esempio, lo sciroppo e il gelato ai petali di rosa di Tiglieto; e le confetture extra con erbe e spezie: da quella “albicocca ed erba luisa” a quella “fragole e timo”; quindi “mela e menta” e “pesca e lavanda”. Tutte da assaggiare anche le composte tradizionali di frutta al 100% senza zucchero (albicocche valleggia, fragole, lamponi, mirtilli selvatici, susine ramasin, pesche, arance pernambucco) e le confetture extra classiche (more, uva spina, rose, viole, ribes, nespole, fichi, amarene, prugne…). Frutta (e fiori) della terra ligure che Luca, tra le quattro mura del suo laboratorio, declina anche in altri prodotti davvero degni di nota.

Come la linea dedicata ai nettari (prodotti con oltre il 65% di frutta), i cui gusti variano con la stagionalità, alle gelatine (ideali da abbinare ai formaggi freschi e stagionati), agli sciroppi (squisiti come guarnizioni di torte e gelati) e ai succhi naturali da bere tutti d’un fiato. Merita una doverosa citazione anche la linea salata prodotta sempre sottovetro. Sughi, mostarde, condimenti, sottoli, con materie prime esclusivamente (e non potrebbe essere altrimenti) del sottobosco, e con verdure e ortaggi coltivati in minuscoli appezzamenti sottratti all’area boschiva (funghi, melanzane, carciofi, zucche, cipolle rosse genovesi e patate Quarantine). Quale miglior esempio di valorizzazione e di “racconto” di un intero territorio se non quello messo in atto ogni giorno dalla famiglia Dalpian?