Per festeggiare il decennale della Denominazione, un francobollo celebrativo presentato ieri a Roma presso il Palazzo storico della Zecca di Stato.
Quella del 19 novembre 2019 rimarrà una giornata storica per il Prosecco Doc. Dieci anni or sono nasceva a Treviso la Denominazione divenuta in breve tempo famosa in tutto il mondo, e poco dopo veniva creato il Consorzio di Tutela attualmente presieduto da Stefano Zanette. Un cammino a passo di carica, quello della Doc, che ha vissuto proprio ieri il suo momento più alto, entrando nel novero delle “Eccellenze del sistema produttivo ed economico” di Poste Italiane. Presso il Palazzo della Zecca di Stato è stato infatti presentato il francobollo celebrativo – un milione gli esemplari stampati – raffigurante un vigneto con le Alpi sullo sfondo, immagine icona dei paesaggi del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, regioni di produzione del Prosecco Doc.
“Siamo partiti con una produzione che non arrivava a 142 milioni di bottiglie – ha ricordato Zanette – per attestarci, a distanza di un decennio, a numeri più che triplicati che, secondo le nostre proiezioni, dovrebbero chiudere il 2019 con 485 milioni di unità”. Il Presidente del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco ha inoltre precisato che il balzo in avanti corrisponde a + 242%, una grande escalation a fronte di un impegno costante su qualità e promozione che ha caratterizzato un percorso denso di soddisfazioni e riconoscimenti, culminati in un successo mondiale. Successo che ha dato il via a prestigiose partnership culturali e sportive, e che soprattutto ha consentito la creazione di numerosi posti di lavoro. E una esportazione pari al 75% della produzione, per un valore corrispondente a 1,8 miliardi di euro.
Gran Bretagna, seguita da Stati Uniti, Germania e Francia sono i paesi che dimostrano maggiore interesse per il prodotto, mentre sul fronte interno vi è comunque una buona distribuzione, che va dal 67% del Nord, al 19% del Centro, sino al restante 14% tra Sud e isole. Il Consorzio, inoltre, promuove le produzioni biologiche e integrate, puntando all’ambizioso traguardo della certificazione territoriale grazie allo standard Equalitas. “La celebrazione del nostro decennale non rappresenta solo un elogio del passato – ha precisato Stefano Zanette – ma anche e soprattutto uno stimolo a fare sempre meglio in futuro. Consideriamo infatti nostro preciso dovere garantire la durabilità del successo del Prosecco Doc per trasmetterlo alle prossime generazioni, per continuare a lavorare per il bene comune e per tutelare la bellezza e la natura del territorio da cui nasce, senza il quale non esisterebbe. Non è un caso, quindi, che il francobollo celebrativo sia dedicato proprio alle terre venete e friulane”.