Digital farming, la nuova frontiera dell’agricoltura

La tecnologia è sempre più presente nelle nostre vite e porta con sé delle grandi innovazioni, soprattutto a livello lavorativo. Ecco che da qualche tempo, ormai, si parla di digital farming (agricoltura digitale). Una vera e propria rivoluzione green nel modo di condurre e pensare all’agricoltura: più produttivo, più efficiente, più sostenibile per l’ambiente. Tutto si basa sulla tecnologia IoT (Internet of Things) che ha permesso di sviluppare dei sensori in grado di misurare, in tempo reale, condizioni particolari come quelle fisiologiche della pianta o quelle climatiche. I sensori, poi, sono diventati interconnessi, grazie al miglioramento delle reti wireless consentendo una notevole flessibilità di applicazione. Interconnettendo i sensori tra loro e collegandoli a degli attuatori – dispositivi in grado di compiere un’azione quando serve senza intervento manuale – sono stati creati sistemi WSAN (Wireless Sensors and Actuator Network). Questi sistemi sono intelligenti: rilevano – calcolano – agiscono – allertano in modo automatico e sono il cuore dell’IoT (Internet of Things).

A mettere piede in questo mondo, grandissime aziende del digitale come Google, Amazon e Microsoft. Proprio la società di Redmond, ha annunciato recentemente che Azure, la celebre piattaforma cloud inaugurata nel 2010, sarà utilizzata per implementare FarmBeats. Quest’ultimo, attraverso i sensori Iot, unitamente alle informazioni provenienti da satelliti, droni, centraline meteo e altro ancora, sarà in grado di fornire all’agricoltore consigli su come gestire al meglio le colture. Ad occuparsi del progetto è stato Bill Gates in persona, che ha visitato l’azienda agricola Dancing Crow Farm, nello stato di Washington, a pochi chilometri da Seattle, dove tutte le tecnologie messe a punto da Microsoft saranno testate direttamente in campo.

In fondo, a livello globale, il settore food è il mercato più grande in assoluto, nonché quello meno digitalizzato. Un mercato senza dubbio vasto se si pensa alle esigenze di agricoltori e consumatori. Da un lato, infatti, i produttori sono alla ricerca di soluzioni mobili e a basso costo. Dall’altra i consumatori pretendono, con sempre maggiore insistenza, di avere informazioni sulla tracciabilità dei prodotti e rassicurazioni sulla loro sostenibilità ambientale e sociale.