Maggiore territorialità, nuovi approcci al turismo della grappa, maggiore promozione e tutela del prodotto e del marchio. Questo il programma dei prossimi tre anni che vedranno alla guida dello storico Istituto di Tutela ancora Beppe Bertagnolli, confermato Presidente dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino – nato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina.
Un’elezione all’unanimità per Bertagnolli che ricopre il mandato per l’ottava volta come presidente dell’Istituto per Bertagnolli, titolare insieme alla cugina Livia dell’omonima azienda di famiglia presente in Trentino da numerose generazioni (tra le più antiche realtà italiane) e da sempre impegnato nel mondo della grappa. Il rieletto presidente spiega: «Un’elezione che naturalmente mi rende felice e che mi sento di accettare con tutta la responsabilità di rappresentare uno storico marchio, quello del Tridente, portando in Italia e nel mondo la voce dei nostri distillatori trentini, famiglie che da anni, secoli in molti casi, hanno investito tutto in questo prodotto che sempre di più trova consenso e gradimento nei consumatori».
Territorio, turismo e promozione saranno quindi le parlo chiave per l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino.
Territorio. «E’ la nostra fortuna produrre in una terra come quella del Trentino – dice il presidente Bertagnolli – noi siamo partiti dalle nostre piccole distillerie per farci conoscere in tutto il mondo e abbiamo capito che è il Trentino che il consumatore cerca e trova nei nostri prodotti». Non è un caso che il disciplinare dell’Istituto, unico in Italia, prevede che le grappe del Trentino, per essere tali, debbano essere ricavate dalla distillazione di vinacce provenienti dal territorio della Provincia di Trento. E’ il primo elemento per garantire da un lato la qualità, dall’altro l’unicità di questi distillati riconoscibili quindi per il loro forte legame con il territorio. L’aromaticità fruttata delle vinacce di uve a bacca rossa, o quella floreale delle grappe da vinaccia di uve bianche, sono il segreto del successo a livello nazionale e internazionale.
Turismo. «Partendo dal concetto di territorialità – continua Bertagnolli – siamo orgogliosi oggi di poter dire che praticamente tutte le nostre distillerie sono preparate ad accogliere i turisti potendo spiegare come si produce la nostra grappa, facendola degustare e puntando anche sulla vendita diretta che in una provincia in cui il turismo è una delle voci fondamentali dell’economia è un aspetto da non sottovalutare».
Promozione: E’ la risposta alla crisi economica del momento, grazie alla quale la grappa del Trentino ha continuato a registrare un “sold out” di anno in anno.
Tutela: «E’ il nostro valore aggiunto, siamo l’unico Istituto in Italia che lo fa in maniera spontanea – dice Bertagnolli – e continueremo su questa strada perché è grazie a questo che negli anni siamo riusciti a portare le nostre grappe a un livello qualitativo così alto, riconosciuto per altro da tutti i principali concorsi internazionali». Le grappe del Trentino che portano il marchio del Tridente sono certificate da una commissione di analisi che vede persone esterne all’Istituto e che analizza, con la collaborazione con i responsabili dell’ufficio analisi della Fondazione Mach di San Michele all’Adige, ogni singolo prodotto che verrà immesso nel mercato.
L’assemblea ha confermato come Vicepresidente dell’Istituto un altro decano della grappa del Trentino, Bruno Pilzer, distillatore da generazioni in Val di Cembra. Il consiglio sarà invece composto da Luigi Cappelletti, Stefano Marzadro, Carlo Pezzi, Giuliano Pisoni, Bernardino Poli, Carlo Saracini, Rudy Zeni.
Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale.Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 10 mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) vale a dire circa 4 milioni di bottiglie equivalenti (da 70 centilitri) distillando 15 mila tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (40% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 35%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15milioni di euro per l’imbottigliato e 2 milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.
Istituto di Tutela Grappa del Trentino grappatrentinadoc.it