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giovedì, Marzo 28, 2024

Il mondo dei Social arriva in vigna, Paolo Nenci è il primo contadino digitale

L’agricoltura non è stata una scelta ma un’opportunità per Paolo Nenci, il primo contadino digitale, classe 1992, che ha utilizzato i social per aumentare il proprio fatturato. La storia dell’azienda agricola Nenci nasce per vocazione del nonno, Franco, che con i suoi tre ettari e mezzo, collocati sul Monte Venere, a Chiusi, inizia la propria avventura agricola. Nel 2000 i genitori di Paolo decidono di imbottigliare il vino, ma è negli ultimi due anni che la rivoluzione digitale si è spostata in vigna per trasformare la terra in un luogo fecondo di nuove opportunità lavorative. L’esuberanza del giovane Paolo si è fatta notare già dai suoi primi video e messaggi postati su Facebook e  poi su Instagram, dove oggi con più di venti mila follower è un vero e proprio influencer del vino.

L’attività nata nel mondo virtuale oggi si è trasferita nel reale, infatti, Paolo il prossimo 27 febbraio inizierà il suo primo corso di potatura della vite,  che in sole 72 ore è andato tutto esaurito. La propria forza risiede nella capacità di catalizzare su di sé e nella propria terra l’attenzione di un target selezionato di winelover, che ha deciso di seguire quotidianamente la sua attività di agricoltore. Paolo è riuscito a portare online il dietro le quinte del come nasce un vino, rendendo l’utente parte attiva di un processo a lui sconosciuto.

Oggi Nenci è il primo “Farming Coach” in Italia, le sue capacità professionali le ha messe al servizio di altri imprenditori agricoli, che proprio come lui hanno deciso di ottimizzare le risorse economiche, utilizzando nuove idee per far crescere i propri brand, sprecando meno soldi ed energie. È l’ideatore di “Farmers” la prima Community in Italia pensata per unire e supportare coloro che mirano a lavorare nel settore agricolo. Uno spazio reale dove reperire concrete opportunità lavorative e dove crescere e migliorare a livello professionale. Paolo è un vulcano d’idee, ma dove si vede fra dieci anni? «Sarò sempre all’interno della mia azienda per continuare a fare ciò che amo supportato finalmente da altri giovani, mi vedo con mio nonno al mio fianco, sempre pronto a sostenermi. Mi vedo al Vinitaly, per la mia prima volta, perché finalmente sarò in grado di sopportare l’impegno economico. Mi vedo padre e marito perché la famiglia è la base da cui partire, mi vedo come un esempio per altri giovani che come me hanno deciso di non mollare nonostante tutto.»

Paolo Nenci

Per questo 2019 Paolo ha in cantiere un altro cambiamento da apportare nella propria azienda, come ci ha riferito, non vede l’ora che questo possa avvenire, la nuova annata avrà nomi ed etichette differenti rispetto al passato. L’attenzione verso la grafica e l’estetica delle bottiglie è solo l’ultimo tassello di un processo rivoluzionario che ha trasformato l’azienda agricola da semplice produttrice di uva a realtà nota nel settore vinicolo toscano. L’arrivo in azienda di Mourad Ouada, enologo d’esperienza trentennale nel settore, ha permesso ai vini di raggiungere un miglioramento qualitativo coerente con tutto il percorso di evoluzione intrapreso. Oggi la produzione annua della cantina si attesta sulle dieci mila bottiglie con quattro differenti tipologie prodotte. Il nostro assaggio si è concentrato su “Venere”, annata 2015, un Sangiovese in purezza che già alla vista si mostra in tutto il suo splendore, dal colore rosso rubino acceso e brillante, i profumi sinuosi si svelano uno a uno, ricordando una freschezza e mineralità imponente, i sentori floreali di rosa e viola lasciano spazio alla frutta, arancia rossa, ribes, fragola e una nota di oliva. In bocca scalpita con un tannino ancora giovane, ma pronto a lasciarsi ammorbidire dallo scorrere del tempo.

La storia di Paolo Nenci dimostra come l’avvicendamento generazionale, da padre in figlio, è un passaggio obbligato che può condurre a un miglioramento se affrontato con conoscenza e consapevolezza nei nuovi strumenti a disposizione. Il mondo dei social può ampliare la platea dei consumatori finali, fermo restando che il cuore e i piedi della famiglia Nenci sono ben saldi nella propria terra, la Toscana.

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