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giovedì, Marzo 28, 2024

L’arte bianca cambia nome. Col multi-benefico pane viola // La Cucina che fa Bene

Vi sarà certamente capitato di vedere sui banchi del mercato le carote viole, sempre più diffuse anche nel nostro Paese.

A differenza di quanto accade nel mondo dello spettacolo il colore viola, temuto anche dai personaggi meno scaramantici, qui è addirittura osannato!

Pochi sanno che le carote originariamente erano viola, così come ci indicano testimonianze dell’antico Egitto e, intorno al X secolo, Iran, Pakistan e Afghanistan… il caratteristico colore arancio cui siamo abituati è “frutto” di una serie di incroci compiuti nei secoli XVI E XVII dagli olandesi, (manco a dirlo!) per omaggiare l’allora regnante dinastia degli Orange.

Sono assolutamente identiche alle carote arancioni, (appartengono difatti alla stessa specie, Daucus carota L) sia dal punto di vista nutrizionale ma anche nel gusto. L’unica differenza è che hanno un 22% in meno di zuccheri e gli antiossidanti invece sono quattro volte superiori!

carote essiccate

A differenza delle sorelle arancioni, le carote viola sono molto più ricche di antociani, i preziosi pigmenti idrosolubili che appartengono alla famiglia dei flavonoidi e che conferiscono loro il tipico colore scuro.

Uno studio effettuato da un team dell’Università del Queensland, in Australia le ha, per così dire, riscoperte definendole “cibo miracoloso”. La carota viola infatti, così ricca di polifenoli, flavonoidi, antocianine e sostanze antiossidanti, che aiutano la circolazione e combattono i radicali liberi, è capace di regalare un completo benessere ed equilibrio psico-fisico e in particolare queste sostanze sono molto utili per la prevenzione e la lotta contro i tumori.

Non sarà invece capitato a molti di voi di entrare in una panetteria e vedere il pane viola!

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O forse sì, ma qui è la differenza. Seguendo gli studi che lo scienziato Zhou Weibiao docente presso la National University di Singapore, ha compiuto sulle antocianine, molti forni hanno cominciato a produrre pane viola, “colorando” l’impasto con i flavonoidi estratti dal riso nero o frullando ortaggi, come il cavolo viola e aggiungendoli agli ingredienti del pane.

Il pane di cui voglio parlarvi io oggi invece, non viene “colorato”, ma è bensì prodotto con una percentuale di farina viola.

Ebbene sì, una farina ricavata dall’essiccazione delle carote viola, in grado di conferire al pane non solo un meraviglioso colore, ma anche trasferire nel più antico degli alimenti, le tante proprietà che caratterizzano questi tuberi e che rendono questo pane un powerfood.

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Studi condotti dall’Università del Queensland, hanno confermato le eccezionali proprietà, benefiche per la salute in generale delle carote viola. Così, a sfatare l’idiosincrasia per il viola, Silvio Pollio, un filmaker e producer italo-canadese, (Presidente della ‘Black Carrot C3G’ Functional Foods and Products) a un certo punto della sua vita, ha deciso di rispolverare gli studi di chimica, e ha pensato e prodotto questa miracolosa farina.

Miracolosa perché “sfruttando” appunto le particolari proprietà della carota, rende questo pane, un alimento nutraceutico, ossia che nutre e cura

Le antocianine responsabili del colore viola infatti, sono in grado di rallentare la digestione del 20% rispetto a quella del pane bianco perché sono di sostegno alla mucosa dello stomaco dell’intestino e, proprio in virtù di questa lenta digestione, combattono il diabete poiché stimolano la secrezione di insulina dalle cellule beta al pancreas, comportandosi da neuroprotettivi e antinfiammatori naturali.

Il grande potere antiossidante delle antocianine, che pare sia perfino più forte della vitamina E, nonché le proprietà anti-aging dei tessuti, preserva il nostro fisico dall’invecchiamento perché combatte i radicali liberi.

Hanno proprietà anti-aggreganti, antiallergiche, antimicotiche, antivirali e antisettiche. Esercitano inoltre una notevole protezione sul sistema cardiovascolare al punto che riescono ad annullare gli enzimi che annientano i tessuti connettivi riparando le proteine danneggiate all’interno delle vene e, migliorando, quindi tutta la circolazione.

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Assumerne in quantità permette anche il controllo dei livelli di colesterolo nel sangue e mantiene la pelle sana e idratata. Migliora la vista e aiuta a combattere batteri e patologie virali come influenza, raffreddore, gastroenterite e infezioni del tratto urinale.

Ma non è tutto… udite udite, l’assunzione regolare di queste sostanze aiuta il corpo a bruciare i grassi immagazzinati, e sono dunque ottime alleate per coloro che desiderano tenere il proprio peso sotto controllo, ma anche per gli atleti che durante lo sforzo fisico vogliono mantenere più stabile il livello degli zuccheri nel sangue.

Ovviamente questa farina può essere usata anche per la pizza e i dolci, in quest’ultimo caso bisogna fare un po’ di attenzione con i colori…: se nella ricetta sono previste uova, occorrerà evitare il tuorlo, perché per il gioco dei colori, mescolando giallo e viola si ottiene il verde!

E allora mangiamo sì il pane, i dolci e la pizza, ma che siano viola!

E per chi volesse approfondire: www.paneviola.it

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