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venerdì, Dicembre 8, 2023

‘MONACO’ TRA RESTYLING E TRADIZIONE: A ROMA TORNA LA PASTICCERIA DI QUARTIERE

A Roma è già partita l’Amilcaremania, tutti a caccia della lattina di birra artigianale, in edizione limitata, con il volto disegnato del mitico Amilcare. Personaggio istrionico, romano doc, profilo da cinema anni Settanta che ricorda i belli e dannati dei polizieschi dell’epoca, è sua l’idea di lanciare nel 1995 la Pasticceria Monaco. Siamo a Largo Beltramelli, sulla via Tiburtina la storica consolare realizzata da Marco Valerio Massimo, strada che congiungeva Roma a Tibur – l’odierna Tivoli – destinazione ambita soprattutto dai pellegrini che si recavano ai santuari di Tibur. Oggi la Tiburtina è una nuova centralità della Capitale, tra la Stazione firmata dall’architetto Desideri, gli Studios e il Tecnopolo, dove spiccano anche alcune location che con le loro eccellenze dolciarie hanno rilanciato negli anni la zona. Tra queste, appunto, la Pasticceria Monaco che negli anni – grazie anche a Enza moglie di Amilcare – si è fatta conoscere e apprezzare lanciando gusti, tendenze e innovazioni zuccherose. Un’ascesa che ha segnato il passaggio da laboratorio artigianale a caffetteria, un bar-pasticceria – sostenuto anche dai tre figli Simone Andrea e Cristian ideatori del marchio di successo ‘Gelaterie Mamò’ – diventato punto di riferimento per le colazioni con un assortimento importante di lieviti. E così, in occasione dei primi trent’anni, Amilcare Monaco ha fatto il restyling al brand e ai locali: 130mq di location e il laboratorio è diventato di 100mq; sette metri di bancone bar e otto metri di banco pasticceria; attrezzature e macchinari di ultima generazione a conferma della grande attenzione verso la sostenibilità e in chiave anti spreco. Gli interni sono stati caratterizzati con marmi e travertini romani mentre gli arredi minimal valorizzano l’ambiente industrial-moderno. “Si può guardare avanti salvaguardando la tradizione. Questo è il concetto di pasticceria che portiamo avanti da trent’anni con molti sacrifici e passione. Artigianalità, materie prime e tanto cuore, così farciamo le nostre torte” – spiega Amilcare Monaco.

Alle pareti il neon, che da accessorio fa stile ma esalta anche i dolci proposti. Tra i cavalli di battaglia la Torta Paradiso – pan di spagna al cioccolato, crema chantilly e gocce di puro cioccolato – da assaggiare anche nelle sue varianti alle fragole, pistacchio o frutti di bosco. Tra i nuovi innesti il Tiramisù, declinato in ben 12 gusti diversi e con il formato monoporzione. A completare la proposta oltre trenta varietà di torte tra contemporanee e tradizionali, con selezione di mignon. A fare da outsider il maritozzo romano, icona delle colazioni capitoline. Il restyling di Monaco che nelle sue moderne ispirazioni dolciarie non ha dimenticato – ma anzi ha valorizzato – la tradizione, rappresenta in un certo senso il ritorno della ‘pasticceria di quartiere’. Quella ritualità delle pastarelle della domenica, prese dal pasticcere di fiducia, quale combinato disposto tra convivialità familiare e buongusto italiano. 

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