Torna Osterie d’Italia, la guida alla cultura gastronomica italiana che premia e valorizza quei luoghi familiari dove ci si ritrova per mangiare, bere bene, sentirsi a casa. Le Osterie sono locali dove la qualità del cibo e del vino, le preparazioni, l’accoglienza, hanno un’importanza fondamentale e sono le caratteristiche con le quali la casa editrice Slow Food realizza la propria classifica.
Rispetto all’edizione precedente, pubblicata a cavallo di un periodo segnato dai cambiamenti e dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, Osterie d’Italia 2022 testimonia uno scenario davvero incoraggiante. Innanzitutto, nella crescita dei numeri: su 1713 locali recensiti (1697 in Osterie d’Italia 2021), la Guida conta ben 120 novità, tra cui compaiono molte nuove attività aperte proprio negli ultimi due anni.
Le regioni che contano più osterie rappresentate sono la Campania (177), la Toscana (145) e il Piemonte (136), seguite da Emilia Romagna (124) e Puglia (111).
Ritorna anche la Chiocciola, il massimo riconoscimento che segna simbolicamente il ritorno alla tanto auspicata normalità con ben 246 assegnazioni.
Altro dato che emerge dalla nuova edizione della Guida Osterie d’Italia 2022 è che il modello di accoglienza delle Osterie regge nonostante il calo generale del numero dei coperti e l’aumento dei dehors (causa covid). La gestione familiare o tra amici e l’attenzione alle ricette tradizionali segna il punto di forza dell’Oste che ti fa sentire come a casa.
“L’ottimo risultato delle osterie, anche quando messe a confronto con altre realtà del settore ristorativo, è un diretto riflesso della struttura delle stesse”, commenta uno dei due curatori della Guida, Eugenio Signoroni: “la maggior parte infatti sono locali gestiti a livello familiare o amicale, il che ha permesso una flessibilità e un adattamento notevole durante periodi di grande cambiamento come quello appena vissuto, perché liberi da logiche economiche molto più rigide, impostate. Un altro elemento è dato dalla peculiare accoglienza di questi luoghi, facilmente riconosciuti dal pubblico: alla riapertura dei ristoranti, siamo stati testimoni di una letterale presa d’assalto delle osterie che ha portato a un numero di download dell’App di Osterie d’Italia pari solo al numero di download che registriamo nel periodo natalizio. Non per ultimo, resta il fatto che le osterie sono (e sono anche riconosciute) come luoghi più accessibili, nel prezzo come nel servizio, nel modo di porsi, nella cucina. Come già dimostrano i numeri della Guida 2022, siamo convinti che quello dell’osteria sarà il modello ristorativo che meglio reggerà.”