Torna la Guida ai ristoranti dell’Espresso con la sua edizione 2019. Per la quarantunesima pubblicazione della storia di questa guida tornano a essere consigliati i migliori locali d’Italia, contrassegnati dall’oramai famosa legenda dei cappelli.
Da cinque a uno, con le menzioni esterne alla classica dei senza voto – semplicemente dei locali consigliati dagli ispettori -, ogni posizione ha un suo specifico significato. 1 cappello significa una buona cucina, 2 cappelli una Cucina di qualità e di ricerca, mentre i 3 cappelli simboleggiano una cucina ottima, salendo fin sulla vetta i 4 cappelli una cucina eccellente, e i 5 cappelli il migliore in assoluto.
Tra questi La Madia, il ristorante dello Chef Pino Cuttaia, confermandosi uno dei ristoranti più prestigiosi del nostro paese, è stato insignito del premio come ristorante sostenibile dell’anno. Con la sua cucina della memoria lo Chef siciliano racconta il regno del gusto domestico dove si intrecciano ricordo, materie prime e creatività.
Questo percorso è stato nuovamente apprezzato dai professionisti del settore gastronomico che hanno in più apprezzato l’impegno che lo chef siciliano ha messo nel perseguire un tema cosi importante come la sostenibilità.
Nella location del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino sono stati assegnati tanti riconoscimenti a tutto il gotha della ristorazione.
Il premio, inaugurato solo l’anno scorso e vinto dall’amico Norbert Niedekofler, di ristorante sostenibile dell’anno è la consacrazione del percorso intrapreso dallo chef di Licata che proprio in questo week end ha presentato il suo nuovo progetto Cookin’Med sulla sostenibilità del mare nella splendida cornice di Agrigento.
Pino Cuttaia ringrazia ancora una volta tutti coloro che lo sostengono in questo progetto e che condividono con lui l’impegno per promuovere l’idea di un mondo e di un mare migliore dando appuntamento a tutti al 2019 per la prima edizione di Cookin’Med sempre ad Agrigento.
PINO CUTTAIA
Pino Cuttaia nasce a Licata in provincia di Agrigento nel 1967. Negli anni ’70 migra con la famiglia al nord d’Italia e si stabilisce a Torino. Qui studia e inizia a lavorare in fabbrica coltivando la cucina come hobby. Ben presto decide di trasformare la sua passione in lavoro e inizia a lavorare in diversi ristoranti tra cui due molto importanti come Il Sorriso a Soriso in provincia di Novara e Il Patio a Pollone vicino Biella. Nel 2000 torna a Licata apre il suo proprio ristorante La Madia e da lì inizia la sua ascesa come chef grazie a talento, passione e tecnica. Nel 2013 apre Uovo di seppia una bottega di prodotti tipici siciliani di produzione propria.