1540 indirizzi e 157 new entry possono bastare per descrivere le tavole e i luoghi del gusto della Capitale nell’anno dell’Expo. Un profilo a tutto tondo che coinvolge anche la regione con un’offerta gastronomica di qualità, in cui Roma si fa palestra interessante per giovani cuochi decisi a dire la loro nel panorama laziale e non solo. Basti pensare a Marco Martini di Stazione di Posta, Davide Del Duca dell’Osteria Fernanda, Daniele Usai del Tino di Ostia, Simone Nardoni di Essenza di Pontinia e Max Cotilli del Satricvm di Latina: tutti giovani che segnano notevoli passi avanti rispetto allo scorso anno. Senza dimenticare, naturalmente, che Roma (e il Lazio) offrono alcuni esempi di ristoranti d’albergo tra i più alti del settore, primo fra tutti la Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri, oggi uno dei modelli più importanti di ristorazione internazionale grazie al genio culinario di Heinz Beck, nume tutelare dell’Olimpo delle 3 Forchette, seguito da La Trota di Rivodutri e dall’Enoteca La Torre a Villa Laetitia. Ma la nuova guida di Roma 2016 del Gambero Rosso ha ritratto anche una città “sfaccettata”, che ha allargato moltissimo l’offerta in tema di locali “aperti”, dinamici e veloci (tantissime le alternative in fatto di street food e pause gourmet) senza trascurare un’intelligente proposta creativa e la difesa dei sapori della tradizione. A un passo dal vertice con 88/100 si confermano Aminta di Genazzano (Rm) e The Cesar dell’Hotel La Posta Vecchia a Ladispoli (Rm); seguono ad 87/100 Oliver Glowig all’Aldrovandi Villa Borghese che conquista anche il premio per il miglior servizio di sala in albergo, Metamorfosi di Roy Caceres e La Parolina di Acquapendente (Vt). Il miglior servizio di sala va invece a Glass Hostaria. Due i nuovi premi speciali. Il primo riservato alla novità dell’anno, al debutto più interessante che è stato assegnato al Giuda Ballerino dell’Hotel Bernini Bristol di Andrea Fusco. Il secondo è quello dedicato alle “trattorie moderne” alias bistrot oggi di gran moda (è stata creata in guida un’apposita categoria). Ad aggiudicarsi il titolo di bistrot dell’anno è Mazzo, format goloso e divertente ideato da Marco Baccanelli e Francesca Barreca. Confermati tutti i Tre Gamberi, le Tre Bottiglie, i Tre Mappamondi e i Tre Boccali. Novità anche fra i locali premiati per il miglior rapporto qualità/prezzo: confermati il Satricvm di Latina e Le Tre Zucche di Roma, mentre entrano Bistrot 64 di Roma, Le delizie di Maria di Arpino (Fr) ed Essenza di Pontinia (Lt). Il Premio del Gruppo del gusto assegnato dall’Associazione Stampa Estera in Italia è stato assegnato a quattro locali: Enoteca Corsi, Panella, Stazione di Posta e Pastasciutta.