Se la ripartenza nasce (anche) dal settore alberghiero

Buone notizie per l’albergatoria romana. Dopo soli 3 anni di attività, il gruppo OMNIA Hotels della famiglia Lazzarini sceglie di impegnarsi in nuovi investimenti confermando una realtà in forte crescita che, ad oggi, consta di 7 hotel per un totale complessivo di 1000 camere e 150 collaboratori. Una decisione ragionata che, non dimentica degli anni bui causati dalla pandemia, guarda al futuro con ottimismo percorrendo la via delle nuove aperture e della riqualificazione delle strutture esistenti. A partire dall’elegante Donna Laura Palace, disteso nel Lungotevere Prati, l’Hotel Imperiale nella storica via Veneto, il boutique Hotel Rose Garden nella vicina via Boncompagni e lo Shangri La all’Eur dove alla ristrutturazione delle camere e dei saloni segue ora la ridefinizione dell’area congressuale, con l’allestimento di un’area modulabile di 200 mq prima, e di un centro congressi di 1500 mq poi. E sarà proprio questo l’impegno più consistente che occuperà gran parte del 2023, per arrivare ad un 2024 in cui è prevista l’ulteriore realizzazione di 70 camere per gli ospiti e la “rinascita” del ristorante Shangri La, meta un tempo molto amata dai romani gourmet. Fanno parte del gruppo anche il Grand Hotel Fleming, l’Hotel Santa Costanza nei pressi dell’omonimo mausoleo sulla via Nomentana e l’Hotel St. Martin a pochi passi da Piazza Indipendenza.  

 “Il nostro gruppo è nato pochi mesi prima del lock down ma non per questo abbiamo smesso di crederci” – afferma il CEO Francesco Lazzarini, che insieme al fratello Riccardo ha creato OMNIA Hotels da un’impresa di famiglia. “Nel 2021 abbiamo aperto un albergo, il St. Martin, a seguito della completa ristrutturazione di un edificio in disuso, riqualificando così anche la zona” – prosegue Lazzarini. “Ci siamo impegnati nelle collaborazioni con alcuni dei grandi eventi della città di Roma ed ora continuiamo nel nostro percorso di crescita e sviluppo, con una particolare attenzione alla formazione dei collaboratori, fulcro dell’ospitalità, e alla valorizzazione del patrimonio edilizio”.