Tessa Gelisio è pronta a festeggiare i suoi primi vent’anni in Tv, una carriera televisiva coerente con le sue propensioni, ama definirsi ambientalista dalla nascita, infatti il suo impegno a tutela dell’ambiente la anima da piccolissima e oggi è la presidente di “For Planet Onlus”. Da quasi dieci anni è impegnata nella conduzione del fortunato programma di Italia Uno “Cotto e Mangiato”. Dalle pagine del suo blog “Ecocentrica” offre spunti di riflessione e consigli utili per attuare atteggiamenti più green, salvare il pianeta è possibile se tutti si impegnano a farlo, sostiene la conduttrice. Tessa è una donna impegnata su mille fronti e dal 2016 ha deciso di realizzare un suo sogno, avere una cantina tutta sua, insieme al compagno Massimo. Con estrema delicatezza, tramite questa intervista, Tessa ci ha fatto entrare nel suo mondo, lasciando scoprire tratti della sua vita ancora inediti.
Da quasi dieci anni conduce Cotto e Mangiato, anche durante il lockdown è riuscita ad essere in video, qual è il segreto della longevità di questa trasmissione?
Il fatto di essere un programma utile, andiamo dritti alla preparazione della ricetta, pratica e alla portata di tutti, senza show e troppi fronzoli. Piccoli tutorial della durata di due minuti, che aiutano a farti venire un’idea per il pranzo o per la cena. Anche chi non sa cucinare, seguendo le mie dosi e i miei tempi ci riesce, credo sia questo il segreto.
Da sempre tratta temi legati all’ambiente e all’ecologia, cura anche il blog “Ecocentrica”, crede che la pandemia possa aver contribuito a sensibilizzare tutti sul rispetto dell’ambiente?
Sono nata ambientalista, non credo che questo evento sia riuscito a fare la differenza per quanto riguarda la sensibilizzazione ambientale, di questi temi se ne parla da trent’anni e cambiamenti così sono lenti da applicare. Il ragionamento da fare è molto semplice, noi come specie umana viviamo grazie al pianeta terra e il nostro benessere dipende dal suo, solo rispettandola potremo assicurare anche il nostro futuro. Siamo quasi otto miliardi di persone, che devono vivere seguendo nuovi parametri, rispettando le regole dell’ecologia per cercare di vivere meglio, non è facile, ma è possibile. Ecco perché nasce il mio blog “Ecocentrica” dove racconto piccoli segreti utili per contribuire a cambiare il pianeta anche nella quotidianità, i danni ambientali saranno sempre presenti e continueremo a pagarli per i prossimi anni, se non interveniamo subito per ridurre le emissioni di co2 il prezzo da pagare sarà sempre più alto.
Dal 2016 nella sua vita si è concretizzato un nuovo progetto, l’azienda vinicola “Tenuta la Sabbiosa”, ce ne vuole parlare?
Mi sono innamorata di questi vigneti situati fronte mare, sono tutti a piede franco e impiantati proprio nella sabbia. Da poco sono arrivata qui in Sardegna e ci resterò per i prossimi mesi, essere imprenditori ammetto è davvero difficile, ma la passione per il vino, che condivido con il mio compagno, ci ha permesso di intraprendere questa nuova avventura. Ci troviamo a Calasetta, terra ideale per coltivare il Carignano del Sulcis, di cui ne produciamo tre differenti tipologie, per un totale di 14 mila bottiglie, la nostra aspirazione è quella di arrivare a produrne trenta mila in totale. Amo il vino rosso e il Carignano del Sulcis è il nostro vino rosso per antonomasia, grazie anche all’enologo Giacomo Tachis, che è riuscito a valorizzare questo vitigno autoctono sardo. In questa terra è come se il tempo si fosse fermato, tutto qui conserva i profumi originali, che raccontano una storia unica. Abbiamo sei ettari biologici di piccoli appezzamenti differenti, che conferiscono ai nostri vini una diversità tangibile e sorprendente. Il Vino Doc e il Bio sono due espressioni di Carignano del Sulcis vinificate solo in acciaio, una metodologia che ci permette di rendere autentica l’interpretazione del frutto iniziale, il Doc risulta al palato più sapido, il Bio al naso ammalia con dei profumi balsamici, di macchia mediterranea tipici delle dune sarde. Il terzo e ultimo vino è il Superiore, nasce solo dalla selezione delle migliori uve, 1333 bottiglie prodotte, solo per questo vino ci concediamo una sosta di otto mesi in tonneau di secondo passaggio, è un vino caldo, che conserva una buona freschezza.
Chi si occupa delle vigne quando è impegnata in Tv?
C’è un dipendente fisso che si occupa delle vigne, Antonio Manca e Beppe Caviola sono i nostri enologi, poi ho diversi collaboratori che ci aiutano per la parte amministrativa e logistica. La Balan è l’agenzia che ci distribuisce, purtroppo il lockdown ha interrotto il progetto di apertura verso i mercati esteri. Per i mesi estivi sarò qui in cantina pronta ad accoglie turisti e visitatori per le nostre speciali degustazioni.
Per anni ha condotto programmi legati all’ambiente, oggi c’è la cucina, il suo futuro televisivo quale sarà?
Difficile dirlo, mi piacerebbe occuparmi di sostenibilità in tv, anche se questo argomento non va troppo a braccetto con lo share. Comunque nei miei programmi tratto il tema della sostenibilità in cucina, evitando sprechi alimentari, acquistando prodotti a chilometro Italia e preparando cibi sani, che rispettino la dieta mediterranea.
Per quest’estate qual è un piatto in stile “Cotto e Mangiato” che ci consiglia?
Una bella panzanella, pane raffermo bagnato in acqua, pomodori, cipolla a crudo, qualche cappero e qualche acciughina scottata se piace.