Lusso e discrezione nel cuore di Roma
Sono davvero pochi i passi che separano via del Vantaggio da Piazza del Popolo e via del Corso, due tra le più celebri mete capitoline, animate giorno e notte dal viavai di turisti ma anche dal popolo di romani che, proprio in questa zona, identificano il “centro” della città. Ex edificio abbandonato, oggi totalmente ristrutturato, The First Hotel a pochi mesi dall’apertura è già diventato un luogo d’incontro abituale per l’aperitivo, grazie alla struttura stessa dell’edificio che, sin dall’ingresso, riserva all’ospite un’accoglienza priva di quella solennità che spesso accompagna gli alberghi di lusso. Al pianterreno, la sala del ristorante Overhall viene utilizzata ancheper la piccola colazione; lo spazio contiene circa sessanta coperti ed è dotato di luce naturale. Al di sopra di quest’area si trova il roof, aperto nella bella stagione per aperitivi e cocktail e per la cena. L’intera struttura è caratterizzata da ambienti aperti, per dare continuità tra i vari spazi. Sempre al pianterreno l’ampio cocktail bar è in funzione lungo l’arco dell’intera giornata e, la sera, diventa un confortevole luogo d’incontro aperto al pubblico. Adiacente al bar si apre una zona lounge relax dove si può usufruire del servizio bar e dove oltre agli aperitivi vengono organizzati eventi di vario genere. Aperto a fine maggio 2011, The First Hotel è il primo albergo cinque stelle lusso della catena Prime Hotels. “Questo era un edificio abbandonato che è poi stato completamente riconvertito con un investimento di numerosi milioni di euro – spiega Giuseppe Falconieri, General Manager dell’hotel da inizio luglio -. L’edificio consta di sei piani, compreso il terrazzo (5 piani di camere, un piano seminterrato dove a breve ci sarà una spa e una piccola sala meeting, più il sesto piano occupato dal roof, ndr). Per il design ci siamo affidati allo studio Marincola & partners che ha puntato su uno stile contemporaneo molto sobrio, cosiddetto transitional, che risponde a canoni che coniugano la concezione di moderno con quella di abitabilità e comfort. Si ottiene in questo modo un effetto ‘casa’, anche grazie ai colori morbidi”. 29 camere in tutto, di cui 5 de luxe e 24 suite che, a loro volta, si differenziano per dimensioni – a partire da 33 metri quadrati – e per alcune dotazioni, come ad esempio la jacuzzi. “Lo stile che caratterizza tutte le camere è lo stesso – prosegue Falconieri – con molta cura dei dettagli, marmi importanti nei bagni, doppio lavabo e, nella maggior parte delle camere, è presente sia la vasca che la doccia. Impianto di condizionamento a 4 vie, mobili di design e non di produzione industriale, attenzione particolare ai corpi illuminanti, moquettemolto morbida, infissi a totale insonorizzazione, doppia tv nelle suite, laddove la visione del televisore nel salotto è schermata da uno specchio per cui, in sostanza, l’apparecchio è nascosto e l’effetto è molto gradevole. Per quanto riguarda i servizi – continua – particolare attenzione è stata riservata agli investimenti tecnologici. Ad esempio l’impianto di condizionamento, personalizzabile in ogni stanza. A differenza dei sistemi tradizionali a due vie, che permettono di far circolare acqua calda oppure fredda a seconda delle stagioni, quello a 4 vie che noi usiamo consente al cliente di miscelare acqua calda e fredda o aria calda e fredda, arrivando a ottenere la temperatura desiderata”. Molta attenzione è stata poi rivolta ai concetti di Energy saving: all’apertura della finestra l’impianto di condizionamento si blocca, evitando così un consumo indiscriminato di corrente elettrica. “Abbiamo wi fi in tutto l’albergo nonché wired, quindi adsl con connessione veloce, doppia linea telefonica nelle suite, una nel salotto e una nella camera da letto. Infine – continua a spiegare Giuseppe Falconieri – siamo dotati di un diffuso sistema di videosorveglianza anche se, essendo questo un boutique hotel, gli accessi dall’esterno sono soltanto due. Tutto questo a vantaggio della privacy e della sicurezza dei nostri ospiti”. Il concept dell’albergo è molto chiaro: la struttura è una vera e propria art gallery con opere d’arte esposte con una rotazione di circa 6 mesi sia negli spazi comuni che nelle camere. “Produrremo un book già in fase di lavorazione – riprende Falconieri – che sarà poi fornito ai nostri clienti che potranno prendere visione delle opere d’arte, dell’autore, delle precedenti esposizioni ed eventualmente dei prezzi, nel caso qualcuno le volesse acquistare. Le nostre host saranno poi formate in modo da poter presentare agli ospiti le opere d’arte. Parlo di host per sottolineare che l’albergo, sin dell’ingresso, si presenta come una casa privata; il ricevimento è posto in posizione defilata perché il cliente quando entra non percepisca la presenza ‘invasiva’ dei dipendenti ma si possa acclimatare all’interno della struttura”. Ogni host è stata accuratamente selezionata anche in base alla conoscenza di lingue straniere. Non solo inglese ma russo, arabo, ecc, per essere in grado di accogliere alla perfezione clienti da ogni parte del mondo. “Non siamo ancora in grado di fornire statistiche consolidate in merito alla percentuale di clientela straniera – precisa Falconieri – però possiamo dire che Russia e paesi dell’ex Unione Sovietica vantano già una presenza consistente insieme a Stati Uniti e Sudamerica. Anche l’Italia è presente come clientela, stiamo cercando di mettere in campo una serie di azioni commerciali che consentano di non dissezionare la clientela italiana. Noi crediamo che puntare sulla qualità senza compromessi nel medio – lungo termine paghi sempre, perché oggi la nostra impressione è che anche chi ama il lusso ha cambiato atteggiamento prestando maggiore attenzione al rapporto qualità – prezzo. Il nostro è un lusso senza ostentazione – continua – ritagliato su misura, il cliente è accolto dalla host e fa il check in direttamente in camera. L’imprenditore Danilo Primerano ha voluto creare una struttura dove il servizio è cosiddetto tailormade, tarato sul singolo cliente”. Anche il management e le scelte di tipo organizzativo e dei servizi da assicurare ai clienti sono ad hoc. Questa è una realtà che fa parte di un gruppo alberghiero consolidato, che però spicca per la propria individualità. “Aderiamo al gruppo Preferred – prosegue il general manager – e questo ci assicura la presenza sui mercati più importanti e presso le agenzie di viaggio di tutto il mondo. Attraverso questo sistema siamo molto
presenti, ma se la diffusione nella distribuzione è importante, altrettanto lo è il face to face. I nostri travel consultant sono professionisti che negli anni si sono tarati su una nicchia di mercato specifica, sulla clientela interessata alle strutture di categoria 5 stelle lusso. Ovviamente partecipiamo a eventi di natura commerciale, sia direttamente che come membri Preferred, e ci siamo affidati all’ufficio stampa milanese PRCo. Stiamo inoltre rinnovando il nostro sito internet, per cui è già stato stanziato un importante investimento che include la nostra partecipazione attiva ai vari social network. Attualmente – conclude – siamo 35 dipendenti, ma ci avvaliamo anche di risorse esterne”.
La cucina di Riccardo Di Giacinto
La stella Michelin Riccardo di Giacinto e il suo ristorante All’Oro rappresentano un caposaldo della ristorazione romana. Con i suoi piatti raffinati e dal sapore autentico, lo chef delizia il palato dei clienti del The First Hotel (e non solo) con il suo innato talento nel dare vita a piatti moderni che prendono spunto dalla tradizione del nostro paese.
L’arredamento del ristorante, fine ed elegante bene si unisce all’offerta gastronomica dello chef. Estremamente interessante la carta dei vini.
di Manuela Zennaro
The First Luxury Art Hotel Roma
Via del Vantaggio, 14
00186 Roma
thefirsthotel.it