10 anni in 10 piatti – Classici in Evoluzione nel nuovo menù dell’ Imago

Uno sguardo al passato ma già proiettati nel futuro: questa la forza di un uomo con una visione del domani ricca e affascinante, come Roberto E. Wirth, discendente di una delle più antiche dinastie di albergatori svizzeri, premiato come “Independent Hotelier of the World”. Questi i tratti che ha ritrovato e apprezzato anche nello chef Francesco Apreda, da lui chiamato molti anni fa al suo fianco per costruire un importante progetto di ristorazione per l’Hotel Hassler, che possiede la stessa serietà, perseveranza e passione.

Dal 1982, Roberto Wirth “è” l’Hassler e Francesco Apreda è lo chef che ha lavorato con dedizione, passione e determinazione per rendere l’IMÀGO un ristorante che offrisse agli ospiti un’esperienza che potesse essere alla pari con quella vissuta nell’hotel, indimenticabile e unica.

Alberto Blasetti / albertoblasetti.com
Photo Credit: Alberto Blasetti / albertoblasetti.com

Dopo un mese di lavori di restyling, l’Imàgo rinnova la sala e festeggia un anniversario importante, che segna il rivolgersi a nuove sfide. La vista incredibile su Roma e su Piazza di Spagna è sempre lì a regalare emozioni immediate a chiunque arrivi ma il pensiero di Roberto Wirth, coadiuvato da Francesco Apreda, è stato quello di rendere ancor più piacevole il tempo trascorso da Imàgo. Con sapienti interventi, sono stati resi ancora più confortevoli e accoglienti gli spazi.

Imago - HHASSLER ROMA 2017

 

C’è stato il rifacimento della pavimentazione con la posa di moquette per la miglior insonorizzazione dell’ambiente a cui si è aggiunto un nuovo sistema di illuminazione con luce diretta sul tavolo per focalizzare meglio l’attenzione sui piatti, creando anche nuove suggestioni per la mise en place. Per il piacere del vino, inoltre, è stata realizzata una cantina climatizzata a vista, per mettere a contatto col cliente la collezione di vini.

Come riassumere in un unico menu 10 anni di viaggi, di profumi, di sperimentazioni, di spezie, di sapori, di sfide, di pensieri, di lavoro e di cammino? Lo chef Francesco Apreda si è posto a lungo questa domanda, interrogandosi su quale fosse il modo di afferrare il cliente di Imàgo e portarlo con sé nel suo mondo, sempre in movimento, un cammino di emozioni e di cibo lungo 10 anni che ha portato all’EVOLUZIONE dei suoi stessi piatti, quelli più amati.

10 piatti in 10 anni è, quindi, un menu composto dai piatti a cui Francesco Apreda si è legato in questo lungo periodo e cui ha dato un nuovo fascino, tracciando la loro evoluzione tra gli elementi che li compongono.

I Cappellotti di Parmigiano “Doppio Umami” sono uno dei piatti preferiti di Francesco Apreda: il connubio vincente è quello dell’unione di due sapidità differenti, quella italiana e quella giapponese, giocando sui due umami utilizzati nel piatto, quello dell’alga kombu e quello del parmigiano

Alberto Blasetti / albertoblasetti.com
Photo Credit: Alberto Blasetti / albertoblasetti.com

Il Merluzzo Nero & Verdure Viola si arricchisce del cavolo fermentato, della salsa di patate viola della melanzana viola e violette

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Nel Polpo Alghe e Radici  si è giocato sul rafforzamento dei colori e dei profumi

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Infine il Dolce Mozzarella di Bufala ha trovato la sua evoluzione nell’uso della rapa rossa al posto dei frutti di bosco mentre la finta mozzarella si crea unendo latte di bufala, yogurt di bufala e cioccolato bianco: la consistenza così ottenuta è assai simile a quella della vera mozzarella di bufala!

Alberto Blasetti / albertoblasetti.com
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“Tanti sono stati i momenti belli di questi 10 anni – ci dice Francesco Apreda – come Chef Sotto le stelle (100 chef riuniti a cucinare sulla Scalinata di Piazza di Spagna, da noi organizzata) e aver cucinato per capi di stato e personaggi che i giornali raccontano come irraggiungibili. Ma l’emozione più grande è stato sapere di aver avuto la stella Michelin: ero a Mumbai, in giro per il mercato, e quando mi hanno chiamato per avvisarmi, poche ore prima della conferenza stampa, ho cominciato a saltare e a gridare dalla gioia, da solo, in mezzo alla strada! E mentre mi agitavo, saltando e gridando mi sono ritrovato circondato da bimbi che ridendo insieme a me, saltavano ripetendo: STELLA! STELLA! È stato davvero uno dei momenti più belli della mia vita.