C’è tanta voglia di viaggiare in questo periodo, molto più di prima. Gli ostacoli e le restrizioni che la pandemia ci ha posto aumentano quel senso di evasione e libertà, che nei mesi passati e anche in questo autunno abbiamo dovuto mettere quasi a tacere. Con questo stesso desiderio di riscoperta, proprio durante il primo lockdown, è nato Girls in Italy: tour operator specializzato in viaggi ispirazionali e trasformativi per sole donne. Lanciato lo scorso mese con un docufilm che racconta il progetto e che ha anche vinto il Trofeo Globo Tricolore 2020 per la categoria «Nuovi Turismi» al Festival Italian in the World. L’idea è venuta ad Angelina Fadda e Danilo Verta, professionisti di viaggi già attivi con le loro agenzie (Italian Flavours e Vita Calabra ) in Sardegna e in Calabria, che hanno messo insieme esperienza e desideri, soprattutto quelli raccolti in giro ascoltando le persone e cercando di capire cosa potesse rappresentare, in questo momento, il viaggio.
Il viaggio è scoperta, di luoghi, di persone, ma soprattutto di se stessi. Da questo assioma Angelina e Danilo hanno pensato a una nuova formula per esplorare ciò che di bello l’Italia ci offre fuori dai circuiti del turismo di massa. In particolare concentrandosi sul Sud del nostro paese e su luoghi resi più speciali dalle donne che ci vivono e che hanno voglia di raccontarsi ad altre donne viaggiatrici.
Girls in Italy si può definire primo tour operator italiano specializzato in esperienze di viaggio ispirazionali per sole donne alla scoperta delle donne che fanno l’Italia e la sua missione è proprio quella di creare e offrire, percorsi di connessione profonda tra viaggiatrici consapevoli e tradizioni, storia e tesori custoditi dalle donne nelle più piccole comunità Italiane, romantici viaggi nel tempo alla scoperta dell’anima più autentica dell’Italia, quella più vera. Per capire meglio questo progetto originale che ci incuriosisce abbiamo intervistato Angelina Fadda che ci racconta, con entusiasmo, tra risate e racconti personali cos’è Girls in Italy e cosa hanno in mente di fare appena la voglia di viaggiare e stare insieme potrà essere appagata senza limitazioni.
Cosa cercano le donne che viaggiano da sole, cosa vogliono scoprire?
Le donne che viaggiano con noi sono donne alla ricerca di percorsi di condivisione culturale ed emozionale da vivere con altre donne, il format dei viaggi di gruppo per sole donne regala fiducia, infonde sicurezza, anche emotiva, a viaggiatrici di tutte le età. Cosa vogliono scoprire le nostre viaggiatrici? Molte di esse ricercano una connessione profonda con luoghi sognati da sempre, altre vogliono educare il loro sguardo e il proprio cuore alla riscoperta di luoghi già visitati, a cui guardare con occhi diversi, altre ancora ci scelgono sospinte dalla voglia di mettersi in gioco, di fare nuove esperienze, di ritrovare sé stesse, di cercare nuova ispirazione o di alimentare la propria creatività. Anche la componente del riposo e la ricerca di un luogo in cui concedere una pausa di riposo alla propria anima accompagnano le donne che scelgono Girls in Italy, per loro curiamo e disegniamo esperienze capaci di lasciar fluire la propria essenza.
Quante sono? E quanto si è sdoganato questo trend?
Nel corso degli ultimi anni la domanda relativa ai viaggi tutti al femminile e da parte di solo travellers (donne) è cresciuta sensibilmente, nei due anni precedenti all’avvento del COVID-19 con i nostri tour operator abbiamo ricevuto un numero considerevole di richieste da parte di clienti riconducibili a questo target, cosa che ha catturato la nostra attenzione, perché ha confermato un marcato interesse verso una tipologia di prodotti che la pratica del lavoro ci stava suggerendo da tempo. Un’attenta riflessione sul carattere preminente di questi segnali ci ha condotto fino all’idea di dar vita ad un progetto di tour operating specializzato nell’offerta di questo tipo di servizi, così è nato Girls in Italy.
Cosa intendi per viaggio ispirazionale?
Un viaggio ispirazionale è un viaggio di connessione profonda tra le viaggiatrici, i luoghi, ma soprattutto le persone che animano quei luoghi, che ne custodiscono l’essenza. I nostri itinerari raccontano di storie d’amore appassionate, amore per le proprie radici, storie di donne che hanno deciso di fermarsi, di cambiare la propria vita, di restare e di combattere per quella “restanza”, storie di persone che hanno raccolto e custodiscono eredità storiche e culturali preziosissime, storie di tradizioni nascoste e di luoghi lenti e silenziosi. Un viaggio ispirazionale è un viaggio fisico, ma è soprattutto un itinerario interiore, un viaggio che volge verso piccole-grandi trasformazioni del proprio essere, un viaggio in cui “segui una mappa fisica per ricostruire la mappa della tua anima”.
E questa delicata declinazione del modo di intendere il viaggio con Girls in Italy l’abbiamo racchiusa in esperienze che accompagnano le nostre viaggiatrici verso l’incontro con le proprie vocazioni sopite, percorsi attraverso cui le stesse possano riconoscere, risvegliare e abbracciare le proprie emozioni più profonde. Sono viaggi che non si riassumono semplicemente nel luogo, ma sublimano in uno scambio di significato tra le viaggiatrici, i territori e le persone visitate, che alimentano la nascita di legami virtuosi. Le nostre viaggiatrici ricevono ispirazione e lasciano un’impronta di altrettanta ispirazione a testimonianza del proprio passaggio.
Come cercate e costruite gli itinerari? Quali sono i criteri per essere un luogo o un itinerario che fa parte del circuito Girls in Italy?
Nel corso delle nostre esperienze incontriamo donne straordinarie, portatrici e custodi di preziose eredità culturali, la cosa che però di tutte più ci ha colpito, è l’incredibile capacità di queste donne di riconnettere quelle eredità, spesso quasi dimenticate, con i luoghi in cui le stesse sono germogliate, con un ponte ideale, fatto di gentilezza, dedizione e coraggio. I nostri itinerari sono frutto di un lavoro incessante di ricerca e studio condotto sull’intero territorio Italiano, le storie che ricerchiamo e che includiamo nei nostri itinerari sono storie capaci di ricalcare quello stile, frammenti di identità resistente, storie capaci di traghettare le nostre viaggiatrici in romantici viaggi nel tempo alla scoperta di quei luoghi e, contestualmente, alla scoperta di se stesse.
Quali sono le storie di donne che più ti hanno colpito finora e che ti piace raccontare e far conoscere?
Tra le storie che ci piace raccontare c’è quella di Anna, che in un piccolo paese della Calabria tramanda la storia e le usanze ancora oggi vivissime del popolo Arbëreshë, gli Albanesi d’Italia, genti che nel XV secolo migrarono con il loro meraviglioso bagaglio di tradizioni verso le coste Italiane, o la storia di Giulia, che in un minuscolo borgo della Sardegna ha sapientemente recuperato la casa di un pittore vissuto nei primi anni del ‘900, mantenendone intatto il suo carattere evocativo e trasformandola in un rifugio boutique vocato ai principi dell’auto-sostenibilità, in un luogo di consapevolezza, capace di interpretare e rappresentare l’identità, la ricchezza e i valori autentici del milieu locale e di regalare un’esperienza di viaggio unica e irripetibile.
Una domanda che arriva dall’estero, ma anche una domanda locale, infatti, capita spesso di rendersi conto di conoscere poco i propri luoghi dove si vive o dove si è nati e che spesso si lasciano per motivi di studio e lavoro…
Certamente, Girls in Italy nasce come progetto di respiro internazionale, ma l’attualità dei fatti ci fa essere realisti, e alla fine questa cosa ci piace moltissimo. Il 2021 sarà un anno in cui il mercato turistico domestico la farà da padrone, le motivazioni da te addotte possono senza dubbio rappresentare un driver potente per la scelta di un viaggio Girls in Italy e noi guardiamo con grande entusiasmo alla sfida di misurarci nell’ambito di questo scenario con prodotti innovativi e rivolti alle viaggiatrici Italiane.
Tra le cose da scoprire in Puglia si incontra una comunità di donne che, nei pressi di Ostuni, ha creato una banca di semi antichi; in Calabria, invece, si visitano il borgo storico di Laino Castello, tra i monti del Pollino, e Zungri con un nucleo antico tutto in pietra per riscoprire i riti della preparazione del pane e della pasta fresca. Inoltre in ciascun viaggio ci sono attività complementari che ne rendono il senso ancora più profondo come il forest bathing, percorsi di mindfulness e coaching individuali per imparare a gestire ma anche a esprimere le proprie emozioni. Nell’attesa di poter ripartire, Girls in Italy non si ferma, lavora a nuovi itinerari fruibili anche a livello regionale. Basilicata, Puglia, Sicilia, Calabria e Sardegna sono le mete di riferimento, percorsi profondi per conoscere un Sud intimo e anche innovatore, al di là di ogni stereotipo. Altro progetto è quello di creare una community di donne, che nei rispettivi territori, siano portavoce di storie, ispirazioni e tradizioni. Storie che saranno raccontate in un blog a leggere e da vivere in questo periodo come un luogo di racconto, di scambio, di contaminazione virtuale.