Nello scenario suggestivo del Golf Club Parco Dè Medici di Roma, si è svolta la 25° Assemblea Annuale dei Jeneus Restaurateurs d’Europe Italia, la prestigiosa associazione di giovani chef che desiderano condividere esperienze, storie personali, abilità e talento.
Un compleanno importante e significativo che, sotto l’abile regia di Martino Crespi, ha visto avvicendarsi sul palco la maggior parte dei protagonisti del primo quarto di secolo della loro storia associativa. Dal fondatore della sezione italiana, lo chef ravennate Walter Bianconi, fino all’attuale presidente, Luca Marchini, patron de L’Erba del Re di Modena. Dal presidente JRE, Ernesto Iaccarino, fino al Direttore Esecutivo, l’olandese Hans Van Manen.
Immagini e (soprattutto) parole che hanno emozionato i presenti, disegnando a tinte vivaci un cammino comune di tanti giovani chef di vaglia che rappresentano in modo egregio la cultura e la storia della cucina del nostro Paese.
Molti i traguardi raggiunti fino ad ora, fedeli al binomio più volte pronunziato durante l’assemblea, ovvero “Passione e talento”. Un lavoro quotidiano di un team giovane, capace, pronto ai sacrifici ed ambizioso, che ha portato oggi l’Italia sul gradino più alto del podio europeo.
Ulteriore valore aggiunto espresso dalla nostra delegazione Italia (83 gli chef associati dalle Dolomiti alla Sicilia), l’importanza, espressa anche al punto 1 del loro “manifesto”, delle materie prime con le quali creare piatti d’autore.
Una risorsa unica e preziosa sulla quale non tutti gli altri Paesi possono contare in termini di qualità e di ricchezza di proposte, e che necessita, nella quotidianità, di un attento e costante lavoro di ricerca, di valorizzazione e di manipolazione.
Particolare risalto è stato dato a due progetti importanti portati a termine quest’anno da JRE Italia. Il primo è stato l’ingresso nel mondo dello sport e il “matrimonio” nel segno del gusto con la società calcistica della Fiorentina.
Lodevole l’iniziativa di creare pranzi d’autore tra le mura dello stadio Artemio Franchi in occasione delle partite casalinghe dei viola. Ad ogni squadra ospite è stato abbinato uno chef di vaglia proveniente da quel territorio, che ha deliziato i commensali con una propria interpretazione della cucina locale.
Una sorta di “terzo tempo” caro ad altri sport, nel quale riunire i commensali di fedi calcistiche diverse sotto l’insegna del gusto e della creatività italica.
Ma JRE Italia è anche “formazione”. E in questo secondo caso non calcistica, ma di insegnamento ai giovani che desiderano costruire il proprio futuro nel settore ristorativo e dell’accoglienza.
Di qui, il progetto di una stretta collaborazione con la Scuola di Cucina di Stresa, il primo modello di scuola alberghiera in Italia, risalente al 1938. La forte sinergia tra gli chef Jre, il corpo insegnanti e gli alunni, ha dato a questi ultimi la possibilità di imparare e di lavorare a contatto con maestri d’eccezione, sia nelle aule scolastiche che, tramite stage, nelle cucine e nelle sale dei ristoranti afferenti.
Siamo sicuri che JRE Italia possa rappresentare davvero quel “sistema” talentuoso e di valori condivisi, attraverso il quale il nostro Paese potrà raccontare ancora per molti anni a seguire, un pezzo fondamentale della propria storia e della propria I cultura, rinnovandosi ogni giorno nel segno della creatività e della passione.