Alessandro Lunelli: Giulio Ferrari Rosé è il frutto di 20 anni di studio

Un temperamento decisamente frizzante quello di Alessandro Lunelli, giovane imprenditore in autentica rappresentanza della terza generazione di una delle aziende italiane più autorevoli a livello internazionale: Cantine Ferrari F.lli Lunelli

La storia di Cantine Ferrari è legata da quasi 120 anni allo chardonnay e al Trentino, che è essa stessa terra di chardonnay, in un percorso di anni ed esperienza che ha portato i giovani Lunelli a Giulio Ferrari Rosé, dopo ben 20 anni di approfondimenti e di intensi studi.

In una veloce intervista telefonica, Alessandro non esita a trasmettere il suo entusiasmo per i tanti progetti intrapresi, il suo coraggio e la sua sconfinata empatia ci raccontano di un’azienda in forte espansione. «Le nostre eleganti bollicine sono portavoce dell’eccellenza del bere italiano, patrimonio della nostra unicità e del nostro senso di appartenenza ad un terra speciale e in continua evoluzione. Il Trento doc vuole essere il volano delle bollicine italiane e – prosegue Lunelli –  la mia famiglia si impegna a guidare questo progetto da molti anni. Ultima importante creazione è stato Giulio Ferrari Rosé, etichetta figlia di decenni di studio e di accurate selezioni nei vigneti e in cantina, un traguardo di estrema levatura ed orgoglio per tutti noi.»  Giulio Ferrari Rosé sembra essere un pò la “quadratura di un cerchio”, in cui le diverse tipologie di metodo classico risultano essere ben delineate nella vasta gamma, e nonostante sia posizionato per ultimo, risulta essere davvero un fuori classe delle  bollicine italiane

A fine anni ’90 dunque nacque l’idea di provare a realizzare una riserva di Rosé con un lungo invecchiamento, avendo fino a quel momento prodotto il Perlé Rosé millesimato che usciva in commercio dopo 4/5 anni. La vera essenza del lavoro è testimoniata in principio da una meticolosa ricerca dell’ottima maturazione delle uve, per proseguire con un’attenta gestione della macerazione prima di giungere al tiraggio, anni di maturazione in bottiglia e in finale la sboccatura – racconta Ruben Larentis, enologo del gruppo Ferrari Lunelli – il vero significato dell’espressione finale nel bicchiere è legato all’attesa, alla saggia gestione dei tempi e dei ritmi di vita nel cuore di ciascuna bottiglia.

Si arriva dunque a un equilibrio rivelatore di eleganza, al netto di quel significativo dosaggio finale il cui sovente compito risulta essere quello di risolutore. Questo Rosé è un autentico capolavoro sensoriale delle bollicine italiane in rappresentanza della quota rosa vitivinicola, ardua la realizzazione per essere un cento per cento Pinot Nero, ma il lungo decennio sui lieviti lo rende speciale ed ineguagliabile; peccato per la limitata produzione di 5000 bottiglie, emblema dell’ossessione per l’eccellenza coltivata per oltre un secolo. «Aver ottenuto un punteggio di 98/100  da Wine Advocate per noi è stato un vero onore – prosegue Alessandro Lunelli – non solo per la nostra etichetta ma anche come testimonianza del fatto che l’Italia è in grado di dar vita a delle grandiose bollicine e che questo può essere raccontato e comunicato in terre più lontane.»

Non solo le bollicine testimoniano il grande impegno della famiglia  Lunelli, come racconta il discendente riguardo  «Auritea , la cui produzione si attesta a 4000 bottiglie, è la nuova avventura delle Tenute Lunelli nei panni di un Cabernet Franc in purezza. Le uve nascono nel vigneto Olmo di Podernovo, in un poggio unico per posizione e microclima con una leggera brezza marina che rinfresca le calde giornate estive; una composizione dei terreni ricchi di scheletri di origine marina sia in profondità che in superficie, tanto che passeggiando nel vigneto si possono ritrovare numerose conchiglie fossili – racconta Alessandro con minuzia – Un Cabernet Franc elegante e morbido, con una particolare mineralità per un perfetto equilibrio tra leggerezza, grazia, potenza e carattere tipici di questo vitigno». Auritea nasce dalla collaborazione con Luca D’Attoma da alcuni anni consulente enologico delle Tenute Lunelli. «Come vitigno era già presente sulle colline pisane già al tempo dei Medici, ma qui si esprime al meglio grazie alle brezze marine, dando vita a un vino che pare abbia la consistenza e la finezza del cachemire.» Radici di famiglia che si estendono in nuovi progetti e consolidano sempre di più la produzione di eccellenza che contraddistingue le bottiglie, avventure che non si fermano ma anzi si espandono.

Note di degustazione Giulio Ferrari Rosé

https://ferraritrento.com/it/nasce-il-giulio-ferrari-rose/

Uno splendente color salmone ricco di riflessi ramati che si spingono verso tonalità coralline, annuncia una ricchezza di eleganti sfumature da ricercare con pazienza; al naso si intrecciano melograno e agrumi in una nota di acidità che fa da contraltare alle spezie orientali che derivano dalle infinite risorse del pinot nero. A corredo rabarbaro ed erbe officinali riempiono le sensazioni olfattive, evocando quando si troverà in bocca con un sapore cremoso ma allo stesso tempo fresco e sapido, in un sorso complesso e vibrante che rimanda sul palato la fruttuosità annunciata nel profumo.