Con settembre riprende la nostra rubrica #ricettadidonna con una protagonista di eccellenza, Angelica Amodei. Figlia di Alberto Amodei e Rosanna Lambertucci, nota e apprezzata presentatrice televisiva e divulgatrice scientifica, Angelica ha deciso di dedicare parte della sua carriera al food e al benessere. È giornalista professionista dal ’98.
Che importanza assume oggi, per lei, l’informazione?
Ritengo che oggi ci sia una differenza enorme dal 1998. Oggi abbiamo Internet, i social, che in qualche modo informano continuamente. Siamo costantemente aggiornati, connessi, su qualsiasi argomento. Allora stava iniziando timidamente l’era di Internet, ma non avevamo gli aggiornamenti e la “banca dati” che esiste oggi. L’informazione si faceva sul campo, si andava letteralmente a caccia della notizia. Oggi c’è tanta informazione, buona, ma siamo bombardati anche da un mare di fake news. Oggi, a mio avviso, la vera informazione la fa chi davvero riporta solo la verità, specialmente in settori delicati come quello della salute.
Cosa l’ha spinta ad occuparsi di food e benessere?
Sono cresciuta sentendo parlare di corretta alimentazione, di salute. Forse tornando indietro farei Medicina. I miei amici medici mi chiamano simpaticamente “mezzo medico”, perché mi sentono sempre aggiornata e, nel corso degli anni e delle mie interviste ho imparato molte cose. E l’alimentazione va a braccetto con il benessere. Ho appena pubblicato un eBook dal titolo “Sorsi di Benessere”, in cui presento ricette di smoothies, frullati, estratti, acque detox e per ogni succo naturale spiego anche le qualità nutrizionali, con la consulenza di un nutrizionista clinico, il dottor Corrado Pierantoni. L’idratazione è alla base del nostro benessere. Siamo fatti soprattutto di acqua.
Oltre a scriverne, ha condotto anche diversi programmi su AliceTv
Si ho fatto l’autrice del programma La Salute vien Mangiando con Rosanna Lambertucci e Fabio Campoli. Quello è un vero esempio di come la salute si sposa con la cucina, con le preparazioni che ogni giorno portiamo sulla nostra tavola. E poi ho condotto con Luca Perego un programma di pasticceria, Il Folletto delle torte. Lì ho imparato tanti segreti della pasticceria bella, ma anche semplice, casalinga, per tutta la famiglia.
Cosa pensa debba cambiare, nella visione comune, per il raggiungimento di un benessere più elevato. (legato allo stile di vita e del nutrimento)
Scegliere sempre cibi di qualità, abbinarli insieme in maniera corretta. Concedersi un po’ di tutto, senza esagerare. Non rinunciamo al piacere di una buona tavola. Riscopriamo anche i nostri prodotti, il Made in Italy. Siamo pieni di eccellenze, che il mondo ci invidia. Sappiamo cucinare in maniera sana e gustosa. Basta poco, perché abbiamo la fortuna di avere alimenti pieni di gusto e spesso a Km0. Specie in questo periodo, dopo il lockdown, aiutiamo il nostro Belpaese a rinascere. L’unione fa la forza!
Crede che una giusta informazione in merito possa aiutare?
Assolutamente sì! Divulgare l’importanza del mangiar sano e buono, spiegare il perché l’attività fisica può contribuire a star meglio. Spiegare anche che non è necessario fare una vita di sacrifici.
Ha progetti in mente legati al food?
Sto portando avanti un progetto nuovissimo, Sorsi di Benessere, attraverso un eBook, un canale Youtube, un blog e una rubrica su Italpress. In tutti questi canali racconto ciò che imparo dagli insegnamenti di nutrizionisti, erboristi, naturopati… E metto insieme ingredienti della nostra terra, per creare bevande del benessere. Tutto in un bicchiere. Quello che ingeriamo sotto forma di succhi è assimilato spesso in maniera ottimale. Quindi possiamo fare un pieno di nutrienti con un estratto di frutta, con del kefir e della frutta secca, ad esempio. Amo realizzare queste ricette.
Qual è la sua ricetta di donna?
Le dico quello che insegno a mia figlia: la gentilezza, oggi ne abbiamo tanto bisogno. Sento spesso tanta aggressività. Cerco di essere gentile, ammetto che non sempre mi riesce. Però in generale coltivo la cortesia, il sorriso, una parola di conforto, il saper ascoltare chi ha un problema. Ecco credo che questo possa raggrupparsi nel “settore” della gentilezza.