Le origini del chinotto sono ancora incerte, tra le varie ipotesi c’è chi etimologicamente lo fa risalire all’ipotetico paese di origine, ovvero la Cina. Non sembrano essere tutti d’accordo poiché alcuni ricercatori attestano che il chinotto sarebbe originario del Mediterraneo, dove in modo naturale si sarebbe sviluppata una modificazione dell’arancio amaro, permettendo così la nascita del frutto del chinotto. 

Tra le dubbiose attestazioni, Simone Neri ha pensato di rilanciare la ricetta originale e naturale del chinotto con Chinottissimo. L’idea era quella di riportare in vita la più classica delle bevande italiane partendo dall’originale ricetta custodita gelosamente dal 1949, ereditata dalla famiglia Neri, aggiungendo estratti di 53 erbe aromatiche per donare al prodotto finale quel gusto unico e riconoscibile che lo rende la bevanda superlativa per eccellenza.

L’azienda, nella scrupolosa ricerca di eccellenza nelle materie prime selezionate, si rivolge a tutti quei consumatori attenti a cosa bevono ed inclini a scegliere prodotti di qualità, buoni, ma salutari.

L’efficienza della loro produzione è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti nel tempo, essendo stati scelti dalla FAO, dal Vaticano e da primari importatori di bevande europei e nel Nord America.