Un salotto di fine secolo, raffinato ed elegante con accenti contemporanei: questo è Clotilde, una donna dall’allure affascinante che apre agli ospiti il suo salotto, accogliente e rilassante. Patron è Clemente Quaglia, ristoratore romano di grande esperienza, che ha dato al ristorante il nome di sua madre, nella sua mente icona di savoir fare: una raffinata padrona di casa, sempre attenta alle necessità dei suoi ospiti, sempre pronta a offrire il meglio delle sue cantine, del suo cibo, dei suoi cocktails, una donna capace di creare magiche tavole conviviali dove trascorrere momenti di grande bellezza.
Aperto per pranzo e dall’aperitivo serale a tarda notte, è il luogo ideale per lunghe e piacevoli serate tra amici o intime cene romantiche.
Varcata la soglia di Clotilde, ci si trova nella zona cocktail dove un grande bancone con alti sgabelli e comode poltrone e pouf accoglieranno i clienti per sorseggiare qualche drink come Daiquiri, Kir Royal, Bloody Mary da accompagnare con piccoli assaggi della cucina come i mini hamburger con chip o il tris di Suppli (mozzarella e pomodoro, cacio e pepe, vegetariano). Superata la trina in ferro battuto, realizzata artigianalmente, si entra nella sala dove due differenti mise en place (con tovagliato e senza) crea un gioco asimmetrico, proprio come in una casa. Carta da parati geometrica, tavoli in cristallo e ferro, bicchieri di cristallo sfaccettato, illuminazione sui tavoli e opere d’arte di artisti della Galleria d’arte Arturarte Contemporanea donano a Clotilde il calore della magione di questa donna frizzante e raffinata.
Tutto è curato in ogni minimo dettaglio, rispettando però il luogo e la struttura del palazzo, lasciando ad esempio a vista le volte a botte storiche in mattoni e creando il giusto equilibrio con arredi e illuminazione dal design anni ’50 e ‘60 accostati a elementi e geometrie pure.
La scelta dello Chef Giorgio Baldari da parte di Clemente Quaglia è stata dettata dal voler dare una continuità anche in cucina del concetto di accoglienza prediligendo piatti semplici e di grande suggestione.
Lo Chef Giorgio Baldari, Cuoco di Terra Madre e dell’Allenza, ha ideato per il Clotilde un menu che rispetti i principi di Slow Food del buono, pulito e giusto ponendo estrema cura nella scelta dei prodotti: la carne proviene da Angelo Feroci, la pasta fresca (solo la base, mentre le paste ripiene vengono chiuse “in casa”) dal Pastificio Secondi, i pomodori sono di Travaglini, i tartufi sono di Savini, il riso è Zaccaria.
Tra i piatti citiamo Tre polpette di una volta (di manzo al pomodoro, di vitello alla picchiapo’, di agnello con carciofi), Fondente di steccata di Morolo con broccoletti ripassati e salsiccia, Schiacciata di patate ed erbe di campo al formaggio conciato e guanciale di suino nero, Ravioli di coda nella sua salsa con pomodoro, pecorino e sedano croccante, Paccheri con fagioli, cozze e cotica soffiata al pecorino, Costolette di agnello panate e fritte con salsa di cacio, limone e uova, Polpo alla griglia con peperone crusco e patate all’olio di frantoio.
In sala Paolo Falchi che forte della sua esperienza in grandi e prestigiose strutture coordinerà una squadra formata da ragazzi e ragazze giovani, ma pieni di passione che offriranno un servizio fresco e piacevole.
Clotilde – Tadizione & Spirits
Piazza Cardelli 5/A
00187 Roma