Nel mondo del vino è più importante innovare o conservare? Con questa provocazione si è aperta la giornata SalvaTerra, a San Pietro a Cariano, in Valpolicella, frutto della collaborazione tra SalvaTerra e Gambero Rosso.
A rispondere ci provano guidati dalla Giornalista Licia Granello e dall’opinionista Thinking Designer – Giacomo Mojoli, 16 grandi imprenditori, visionari, e personaggi che per loro esperienze creative, aziendali e personali hanno dato vita a storie di successo che possono essere di esempio per il mondo del vino.
Due i momenti della giornata: il momento della provocazione, affidata a dei confronti tra i cosiddetti ospiti “visionari”; quattro faccia a faccia incalzati da Licia Granello su quattro macro temi: Valore ed Etica con lo chef Massimo Bottura e l’imprenditore-designer Maurizio Riva; la Sostenibilità sostenibile con la direttrice Ricerca dell’Istituto Ramazzini Fiorella Belpoggi e con l’economista e scrittore Gunter Pauli, creatore della Blu Economy; Connessioni con il fondatore di Seeds&Chips Marco Gualtieri ed il sindaco di Esino Lario Pietro Pensa; ed infine il Tempo (in tutte le sue declinazioni) con climatologo Luca Mercalli ed il fondatore di Cracking Art Paolo Bettinardi.
Le loro provocazioni saranno materiale della tavola rotonda che, nel pomeriggio, coinvolgerà altri otto super-ospiti. Per il mondo del vino: il presidente di Masi Agricola Sandro Boscaini, il giornalista del Gambero Rosso Marco Sabellico, la viticoltrice Caterina Ceraudo e il presidente di Cantine Ferrari Matteo Lunelli. Per gli altri mondi: la paesaggista Anna Marson,, l’oste visionario Michil Costa, l’amministratore delegato di Novamont Catia Bastioli e il vice presidente di Lavazza Marco Lavazza.
Come sottolinea l’amministratore delegato di Salvaterra Paolo Fontana “è proprio da un territorio come la Valpolicella che può nascere il progetto Giornata SalvaTerra caratterizzato dalla volontà di condividere nuove visioni per il mondo del vino, un mondo che oggettivamente deve avere la capacità d’intercettare e adeguarsi a quanto sta mutando a livello globale, che siano stili di vita e/o di consumo o modi di produrre e condividere. Per questo abbiamo bisogno di uscire dal settore e confrontarci. Ma dobbiamo farlo partendo dai valori che fanno grande il nostro comparto come ad esempio il rispetto del territorio. Come diceva Winston Churchill “Non sempre cambiare equivale migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”.
Questa è una ambizione che Salvaterra condivide con Gambero Rosso. Dichiara Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso “Siamo consapevoli e fortemente sensibili al valore dei territori, della eccellenza dei prodotti e della diffusione della cultura agroalimentare. Gambero Rosso è in tal senso da anni impegnato sul fronte della sostenibilità nel campo vitivinicolo. Tutto ciò oggi assume una valenza più ampia e profonda, grazie a produttori illuminati ed eventi come l’odierna giornata Salvaterra. Non solo quindi il decisivo sostegno all’ambiente, ma anche il più ampio approfondimento e condivisione dei contributi che la sensibilità sociale, lo sviluppo economico e l’utilizzo di tecnologie avanzate possono offrire per disegnare un nuovo scenario fruttuoso e redditizio per il mondo vitivinicolo”. L’obiettivo è proprio quella di far dialogare diversi mondi e favorire le contaminazioni per ridefinire la visione stessa di vino: dal concetto di tradizione a quello di attualità e interpretazione dei tempi.
“È un progetto figlio del suo nome” spiega la giornalista di Repubblica Licia Granello, “abbiamo scelto dei temi diversi (valore/etica; sostenibilità; connessione; tempo; ndr) e organizzato una sorta di ring, dove a incrociarsi non sono i guantoni, ma le intelligenze di persone che abbiamo abbinato perché pensiamo abbiano una visione comune su argomenti specifici”.
“Stiamo vivendo un momento di grandi cambiamenti e c’è bisogno di grandi cambiamenti” gli fa eco Marco Gualtieri “Anche il mondo del vino deve seguire questo processo in corso, giocando da protagonista. Bisogna saper interpretare e fare propri pensieri e linguaggi che magari non ci appartengono, o non ci appartenevano. Sono sicuro che al termine di questa Giornata usciremo tutti più ricchi e con delle idee da mettere in pratica”.
“Per disegnarne il futuro” Giacomo Mojoli “ci vogliono occhi nuovi, visioni multidisciplinari, concretezza e sintonia con la quotidianità. Voltiamoci avanti, quindi, contaminando il buono del passato con il presente virtuoso; per progettare bene il futuro. Dobbiamo appassionarci al cambiamento, senza mai stupirci di vedere lo straordinario nell’ordinario.”