“Le Pizze degli Altri” Vi aspettano da BURBACA Roma

So bene che un napoletano, dall’alto della sua autorevolezza in materia, stenterebbe a crederlo, ma nel mondo, eh già, esistono diversi stili di pizza. Perchè la pizza è un prodotto così amato e popolare tanto di vestirsi di usi e costumi e sapori del contesto geografico e sociale cui appartiene. Già solo in Italia esistono un’infinità di varianti: lo Sfincione palermitano, la Rianata trapanese, la Cucuzzata di Santa Cesarea Terme, la pizza alta pugliese, la focaccia barese, la tiella di Gaeta, quella alla palaal taglio e la pinsa romana, quella al metro di Vico Equense, il pizz’ino, e poi ancora quelle fritte, ripiene e quelle gourmet condite creativamente con materie prime d’eccellenza.

Rianata trapanese – lacucinaitaliana.it

All’estero troviamo espressioni molto divertenti come quella portoghese con uova soda, peperoni, cipolle e mais e quelle brasiliane che spaziano nei condimenti dal salame piccante al baccalà sfilacciato, uovo e coriandolo fresco. Anche l’America ce ne propone di belle ed esotiche come la pizza hawaiana con pomodoro, formaggio, ananas e bacon o prosciutto, la Philadelphia Tomato Pie, la California style e la Chicago style

2277020_pizza_all_ananas

La Pizza Chicago, che nello specifico ha dato i natali a diversi stili diffusi rapidamente in tutta l’America durante il secolo scorso, si caratterizza per una crosta molto profonda che crea una pizza molto spessa che assomiglia una torta o crostata. Cotta in teglia oliata, l‘impasto viene premuto fino sui lati, formando uno strato spesso pronto ad accogliere i condimenti. E visto che di condimento abbonda, la particolarità sembra che consista nello stratificare gli ingredienti al contrario per evitare che brucino durante la prolungata cottura, quindi si procede prima con formaggio, poi peperoni, salsiccia, cipolle, funghi, poi una salsa di pomodoro crudo aggiunto come strato di finitura ed una spolverata di Parmigiano o chi per lui per dare maggiore sapore.

Se la cosa vi ha incuriosito sappiate che BurBaCa ha deciso di (ri)portare la “Chicago Pizza” in Italia e di condirla con prodotti italiani di eccellenza ed ingredienti del territorio. 

17553866_740287682815474_4375242613439125875_n

Quindi, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE Giovedì 6 APRILE, in Via del Porto Fluviale 5, dalla 19:30 alle 21:30 saranno disponibili tutte e 4 le versioni interpretate dallo chef Salvo Cravero, autore del menu di BurBaCa, in un aperitivo con birra e assaggi a volontà a 8 euro:

Chicago-Potenza con base mozzarella alici di Cetara, peperone crusco di Senise (IGP), scaglie di cacio cavallo podolico lucano (presidio slow food) e prezzemolo;

Chicago-Viterbo base mozzarella, salsiccia semi stagionata a base di fegato Susianella di Viterbo (presidio slow food), patate lesse di viterbo (IGP) e finocchietto selvatico;

Chicago-Roma base pomodoro, mozzarella guanciale croccante di Amatrice e pecorino romano (DOP);

Chicago-Matera la base pomodoro accoglie stracciatella, il salame pezzente e le olive di Ferrandina (entrambi presidi slow food).

Cosa state aspettando?

L’evento è in collaborazione con Pizza On The Road, il blog delle autrici del libro “La Buona Pizza” (Giunti) da sempre interessate anche a quelle che definiscono “Le pizze degli altri”.