E’ oramai risaputo come la cittadina di Fiumicino in questi ultimi anni sia cresciuta esponenzialmente dal punto di vista turistico ed enogastronomico; sdoganata la comune figura di scalo aeroportuale, la presenza di molti chef e ristoranti rinomati l’hanno rivalutata quale “polo enogastronomico della periferia laziale”. Una periferia non più trascurata e abbandonata, ma la rivelazione di un angolo di vita relazionale sana e di creatività culinaria, necessaria e di cui ha bisogno la vicina metropoli.
Proprio questa concentrazione di eccellenze ha partorito un lodevole progetto che non solo raccoglie i più talentuosi chef della costa romana, ma si prefigge l’ambizioso obiettivo di valorizzare la cultura del territorio, che comprende un mare ricco di specie ittiche preziose, un’oasi inesauribile di aromi unici ma anche una campagna proficua e ben vocata.
Quindi, finalmente, il 12 dicembre 2021, nella bellissima cornice storica del Castello di Maccarese, è avvenuta la presentazione ufficiale dell’associazione Periferia Iodata. Il gruppo di soci è capitanato dai quattro ideatori Gianfranco Pascucci (Pascucci al Porticciolo), Lele Usai (Il Tino/4112), Marco Claroni (Osteria dell’orologio) e Benny Gili (La Baia), ai quali si sono aggiunti come fondatori anche Fabio di Vilio (La Scialuppa da Salvatore), la famiglia Di Lelio (Sancho), Arcangelo Patrizi (Pasticceria Patrizi), Alessandro Capponi (Host), Cristina Sebastiani (Rosario), Marco Fiorucci (Gina al Porto Romano), Alessandro Pietrini (La Marina), Andrea Salce (Il Riviera), infine, Luca Pezzetta (Clementina) da poco approdato nella cittadina. La squadra, che si auspica possa crescere di nuovi acquisti, si è riunita presentando a giornalisti e istituzioni, le loro incredibili creazioni all’insegna della promozione enogastronomica e quella ambientale/storica locale. Periferia Iodata parte dalla semplice idea che insieme si riesca a fare ciò che da soli può risultare impossibile e per questo è anche supportata da Ambasciatori del Gusto e da Fare Rete, due entità leader in Italia.
Ma dopo la suggestiva serata di presentazione, quali sono i prossimi passi per il 2022 di Periferia Iodata? “Pandemia permettendo” – rispondeil Presidente Gianfranco Pascucci –“i nostri obiettivi saranno divisi in più tematiche:
- la prima è ovviamente la “cucina”, far riscoprire i nostri piatti attraverso la codificazione della tradizione locale, per cercare di lasciare una impronta precisa nel percorso delle generazioni future. Spaghetti con le telline, frittura di paranza, la zuppa di pesce ed altre, devono diventare ricette in cui trovare una netta identità del territorio. Il loro valore viene trasmesso attraverso l’unione delle qualità dei produttori locali che ne forniscono i preziosi ingredienti;
- la sostenibilità, ovvero il recupero della plastica in mare; che la collaborazione tra pescatori e istituzioni non trovi difficoltà e intoppi e possa procedere con indicazione chiare e precise. Inoltre, sostituire il polistirolo, oggi purtroppo molto usato, con plastica più duratura e riciclabile;
- l’ecologia: migliorare l’immagine di Fiumicino attraverso opere di depurazione, perché non debba essere più etichettata come inquinata, ricordando sempre che alla fonte c’è una metropoli;
- l’unione delle identità locali, mettere cioè in comunicazione le varie realtà che possano l’esempio più positivo della cittadina; come lo è stato il Premio Maccarese Ambiente dello scorso giugno conferito a Periferia Iodata, promosso da Maccarese SpA insieme al WWF;
- poi, immancabili gli “eventi”: organizzeremo, fra la primavera e l’estate, momenti di condivisione dove si potranno non solo assaggiare i nostri piatti, ma anche confrontarsi su temi caldi del settore con talk e cooking show, visite guidate naturalistiche e tanto altro.”
Il lato femminile di Periferia Iodata
Nonostante nella squadra di Periferia Iodata si riscontri una piccola percentuale di quote rosa, con le insostituibili presenze che affiancano da sempre alcuni chef, come Vanessa Melis, responsabile sala per Pascucci al Porticciolo, Gerarda Fine, responsabile cantina per Osteria dell’Orologio, Cristina Sebastiani responsabile sala e cantina per Rosario e Gaia Crognale, manager events per Gina al Porto Romano, non manca assolutamente quel mix di competenze e professionalità che impreziosisce non solo l’estro e il talento dei vari chef ma anche le lodevoli iniziative dell’associazione; qualità quindi che sono proiettate a conferire stile ed eleganza tipiche di un team tutto al femminile.
Qual è l’apporto che queste grandi donne doneranno al progetto?
“Immenso.” – risponde proprio Cristina Sebastiani – “Spero presto che a questo straordinario gruppo di professioniste si possano aggiungere altre figure femminili. Intanto, insieme a Vanessa Melis e a Gerarda Fine, abbiamo a cuore l’obiettivo di dare quel valore aggiunto che in questo momento manca nel nostro territorio, ovvero il potenziamento del comparto “sala”; creare dei presupposti che possano dare vita, con l’aiuto degli enti preposti, alla giusta formazione e specializzazione del personale di sala; valorizzare questo settore, che rappresenta il primissimo impatto, l’accoglienza e il servizio, una grossa fetta dell’intero pacchetto; infine poi finalmente spogliarlo di quella sua immagine comune dispregiativa donandogli la dignità e il prestigio che in realtà merita”.
Articolo a cura di: Ilaria Castodei