Un mare ripetutamente premiato. Una ricchezza di vegetazione disarmante. Un maestoso patrimonio storico. Un clima migliore amico. Un’ospitalità indiscussa. Basterebbe già questo per renderla una delle mete più ambite, per metterla sul podio tra le migliori d’Italia, si basterebbe, se non fosse che questa terra debba combattere con uno stereotipo che da anni pesa come un macigno: Puglia terra del turismo di massa. Dove la parola “massa” è sinonimo di grandi numeri, di qualità media, se non medio bassa. Ma i verbi oggi sono decisamente da usare nella forma passata.
Oggi la determinazione di questa regione di voltar pagina, di voler fare il salto è talmente evidente che anche la semplice espressione “terra del buon cibo e del buon bere” può far stizzire i suoi abitanti. La Puglia non vuole essere terra del buono, ma terra dell’eccellenza. Questo il loro obbiettivo, e non deve essere un obbiettivo tanto assurdo se tra vari investitori che ci credono c’è un nome simbolo di eccellenza non in Italia, ma nel mondo: Antinori.
“Cercavamo delle terre da acquisire, una nuova sfida in cui lanciarci, in prima battuta il pensiero ha coinvolto oltre che la Puglia anche la Sicilia e forse dato il momento storico che vedeva su quest’ultima una forte attenzione sarebbe stato anche più facile il piazzamento, ma la Puglia sin da subito ci ha fatto sentire non lo straniero che voleva espropriargli i terreni, ma persone che con il loro progetto avrebbero prodotto del bene alloro territorio”, così racconta Enrico Chiavacci direttore Marketing Antinori.
E Piero Antinori aggiunge: “Eravamo, come sempre, io e Cotarella, a metà degli anni Novanta. Sentii subito che qui c’erano uve antiche, risalenti addirittura alla Magna Grecia, che ancora dovevano sbocciare, enologicamente parlando. Se altrove, arrivando in una nuova zona vinicola, eravamo dovuti partire dalla selezione e rielaborazione delle viti e dei terreni, qui la situazione era molto diversa: le uve erano splendide, i terreni perfetti, ma si sentiva la mancanza, a mio parere, di strutture e procedure moderne orientate alla qualità”.
L’occasione arriva nell’aspra Murgia barese; si, il terreno si presta alla volontà di produrre grandi vini da vitigni autoctoni. Personalmente ritengo che il fascino di un tramonto dai colori indescrivibili abbia fatto il resto nella firma dell’acquisto. Nasceva Tormaresca. Nel 1998 a Bocca di Lupo, Minervino Murge. Antinori ha mantenuto le aspettative dei Pugliesi?
Basta dare un’occhiata alla cantina della Tenuta Bocca di Lupo per capire che sono stati messi in campo gli strumenti migliori, esiste un’area chiamata “la cantina nella cantina” per l’esclusiva produzione dell’Aglianico, dove il mosto viene fermentato e macerato in speciali tini coniche come si utilizza per un’altra eccellenza italiana come Il Tignanello.
Ma un bicchiere rende più di mille parole, lascerei quindi la risposta, dopo aver gustato un Pietrabianca con dei frutti di mare, un Calafuria con dei latticini, o il sopracitato aglianico. Bocca di Lupo con delle “bombette” (un secondo piatto di carne tipico della cucina pugliese e consistono in involtini di vitello ripieni o in alcuni casi avvolti da pancetta, con un cuore saporito di caciocavallo podalico). Obiettivo raggiunto, capitolo chiuso?
Non per la famiglia Antinori che, imprenditori da generazioni, sanno bene che non basta un’Azienda per cambiare abito ad una regione, per smussare il pregiudizio e alzare l’asticella del turismo. È necessario fare rete. Nasce cosi la volontà di cercare un evento culturale di rilievo da sponsorizzare all’interno della regione. L’occasione si presenta con il Locus Festival. Una rassegna, giunta alla sua quattordicesima edizione, che dal 7 luglio all’11 agosto, in quel di Locorotondo celebra la musica come linguaggio universale. Una programmazione che vede per gli intrecci musicali:
Uno speciale dream-team con ROBERT GLASPER, TERRACE MARTYN, CHRISTIAN SCOTT, DERRICK HODGE, JUSTIN TYSON e TAYLOR MCFERRIN. Altro attesissimo artista afroamericano del momento è Moses Sumney, Rodrigo Amarante, mentre la nutrita compagine inglese presenta esploratori delle musiche contemporanee quali James Holden, The Comet is Coming, Floating Points, Kamaal Williams e GoGo Penguin. L’eccellenza musicale italiana del momento è ben rappresentata da Baustelle, Cosmo, Ghemon e Diodato.
Infine (si fa per dire) novità assoluta di quest’anno: grande spazio all’illustrazione ed al fumetto d’autore, con la prestigiosa mostra di XL COMICS, vien da se che quello con il vino è un matrimonio già scritto.
Ce l’hanno insegnato i greci, i romani, gli egiziani…. Entrambi ti fanno vibrare, emozionano, producono piacere. Ma perché proprio il Locus? Stavolta a rispondere è Vito Palumbo, brand manager Tormaresca:
“Ciò che ci piaceva era il target di riferimento del pubblico: 20-50 anni, di istruzione superiore. Il target perfetto degli attuali (e futuri) consumatori di vino, la zona: la Valle d’Itria attrae il meglio del turismo pugliese (in termini di profilo dei visitatori), ed anche il più internazionale.” Questo è il quarto anno di partnership e i risultati già si vedono: “concerti di elettronica come Bonobo in una masseria dell’ottocento immersa nella campagna pugliese bevendo con garbo e intelligenza del vino di qualità. E’ un modo di raccontare l’unicità della Puglia”. Ma la ricaduta positiva maggiore è quella che gira intorno al festival.
Durante questo lungo periodo la stampa internazionale è invitata a partecipare a Locus e questi giorni di soggiorno sono occasione di conoscenza di prodotti, alberghi, masserie, ristoranti, bar, botteghe allineate con quell’iniziale concetto di eccellenza che si vuol far conoscere a tutti. Non è un caso che il party di pre-apertura concerto si è svolto nella masseria Montenapoleone. “C’è chi necessita di quadri per aggiungere valore ai propri spazi e c’è chi in ogni ulivo centenario ha un’opera d’arte”. Questo il mio pensiero sulla bellezza di questa struttura. Sulla stessa linea il soggiorno nella lussuosissima Masseria Borgo Egnazia o quello alla Peschiera con il pranzo nel mare. L’aperitivo a Il Fico, la cena a Le Lampare al Fortino. I sorrisi, la gentilezza, la cortesia, l’autenticità. La Puglia è decisamente pronta a voltar pagina.
Il Locus Festival si tiene ogni anno d’estate, sin dal 2005, nel Comune di Locorotondo (BA), uno dei “Borghi più belli d’Italia”, nel suggestivo territorio della Valle d’Itria in Puglia.
Un luogo magico con tutti gli ingredienti tipici del territorio pugliese d’estate: i cibi genuini ed i vini pregiati, un affascinante centro storico, la tranquillità delle contrade e la vivacità delle spiagge vicine.
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