La passione è il fil rouge della serata di mercoledì 21 febbraio 2018 presso il ristorante In Situ di San Francisco. Una passione declinata in tre chiavi di lettura: il vino, l’alta cucina e l’arte che hanno caratterizzato gli ultimi decenni dell’attività della famiglia Ceretto.
5 cuochi: Enrico Crippa, da Piazza Duomo, Alba (Italia), Corey Lee da Benu, Brandon Rodgers da In Situ, Daniel Patterson da Coi, Blaine Wetzel da The Willows Inn e Belinda Leong da B. Patisserie. Non una semplice cena ma un percorso di emozioni ed esperienze alla scoperta di 5 modi di interpretare un’arte antica come quella della cucina e conoscere la storia della famiglia Ceretto, produttori di vini di pregio nelle Langhe, colline che subito rievocano i grandi Barolo e Barbaresco.
Il Gruppo Ceretto è un’azienda familiare che ha le sue radici in un territorio di rara bellezza come quello delle Langhe, e da tre quarti di secolo unisce alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano la promozione dell’arte. Fondato nel 1937, vanta un’estensione di più di 160 ettari situati nelle aree più pregiate delle Langhe e del Roero, comprese le DOCG Barolo e Barbaresco, ed è tra i maggiori proprietari di vigneti del Piemonte. Il gruppo, articolato in quattro aziende vinicole indipendenti, produce 17 etichette di vini. Il loro tratto peculiare è espresso dal nome che evidenzia l’appartenenza al territorio riprendendo il cru d’origine: ad ogni collina corrisponde una denominazione che è un marchio di un sapore ben localizzato. I vini Ceretto sono vini di pregio, esito di una continua ricerca di perfezione, la loro cifra sta nell’essere il risultato rigoroso di vigneti coltivati secondo i metodi dell’agricoltura biologica che esclude l’utilizzo di sostanze chimiche quali concimi, diserbanti, insetticidi.
Oltre al vino, l’altra passione di famiglia è la ristorazione. Nel 2005 nasce il fortunato sodalizio con Enrico Crippa, il creativo e fecondo chef del Piazza Duomo, a cui sono stati attribuiti nel 2012 la terza stella Michelin, nel 2017 il Premio Grand Prix de l’Art de La Cuisine assegnato dall’Académie Internationale de la Gastronomie, e il 15° posto nella classifica dei 50 bests. Il menù proposto da Crippa è una forma artistica che travalica confini e steccati e nella combinazione dei suoi ingredienti meticolosamente selezionati raggiunge il sublime poetico. A queste passioni si associa l’amore per l’arte e il rapporto con l’universo artistico si è consolidato nel tempo. Architetti, letterati e artisti di fama mondiale sono periodicamente invitati e coinvolti con la loro creatività in progetti innovativi ed esclusivi. Basti ricordare tra i tanti la ristrutturazione della Cappella del Barolo ad opera di Sol LeWitt e David Tremlett, una soluzione architettonica di grande impatto visivo, le installazioni di elementi moderni a corredo delle strutture più tradizionali delle cantine, come il Cubo a Castiglione Falletto, una struttura trasparente che si integra totalmente al paesaggio, e l’Acino alla tenuta Monsordo, sede principale dell’azienda, le mostre autunnali con artisti come Anselm Kiefer, Marina Abramovich, Kiki Smith, Francesco Clemente.