Prato di Sopra: la valida alternativa Vegana e Vegetariana ai Castelli Romani

Pensavate fosse impossibile portare la buona cucina vegana e vegetariana ai castelli romani, tempio di insaccati e formaggi? Francesco Ponzetti e Daniele Paolucci ci sono riusciti e da cinque anni portano avanti  un progetto tanto coraggioso quanto profondamente voluto nella “loro” Grottaferrata, e le cose fatte col cuore si sa, sono quelle che poi riescono meglio.

Prato di Sopra, chiamato così dall’ antico nome della zona in cui si trova, è attualmente un punto di riferimento per chi ha scelto l’alimentazione vegana e vegetariana come stile di vita, ma anche e soprattutto per chi vuole approcciarsi ad un concetto nuovo di cucina sana e biologica.

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La parola d’ ordine al Prato di Sopra è stagionalità: ” Da quando abbiamo aperto – ci spiega Francesco – non abbiamo mai avuto in menù un ortaggio fuori stagione, la spesa è giornaliera presso la vicina azienda agricola biologica Capodarco”. Il tofu utilizzato per alcune preparazioni proviene dall’azienda Otani certificata bio di Montecompatri, la pasta fresca( gnocchi e pincinelle ) è interamente autoprodotta con grani selezionati biologici così come il seitan lavorato a mano.

I vini sono Biologici, laziali, alcune proposte hanno la certificazione vegana.

Questa attenzione al rispetto della materia prima non viene affatto persa nella realizzazione finale dei piatti: tutti decisi in cordata tra lo chef Matteo Trabalzi e le sue contaminazioni fusion e l’ idea di cucina sana e rispettosa dell’ ambiente di Francesco e Daniele.

Così nasce l’ anima del Prato di Sopra: partendo dalle radici del paese, dalla terra di provenienza, attraverso la filosofia del rispetto di tutte le specie viventi si giunge alla proposta di piatti ricercati e gustosi, innovativi quindi nella loro concezione. Francesco e Daniele sono sempre ben disposti ad intrattenersi coi clienti e a condividere la loro scelta di vita, anzi a quanto mi dicono questa è la parte del lavoro che amano di più.

Questi i piatti provati

Antipasti:

Cavolo viola marinato con aceto di mele e frutti di bosco con mix di semi. Spezzatino di soia alla puttanesca. Hummus di ceci e rapa rossa. Strudel di pasta fillo con pancotto alle cime di rapa e patè di pomodori secchi e peperoncino. ( prezzo per la degustazione Euro 10)

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Polpette di azuki e quinoa al pimenton, con maionese agli agrumi.

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Spiccano per carattere le polpette di azuki che portano al matrimonio perfetto il pimenton ed il profumo di agrumi della maionese.

Primi piatti:

Pincinelle alla curcuma all’ aglio olio e lime su crema di zucca e vegorino romano piccante. Euro 11.

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Piatto vincente non si cambia: la vellutata di zucca che accompagna le pincinelle ( pasta fresca tipica dei Castelli Romani) nel menù estivo è di zucchina, il piatto è perfettamente bilanciato grazie alla componente dolce della zucca ed alla nota acidula del lime, la polvere di macis sul piatto dona una spinta esotica in più.

Vellutata di ceci con maltagliati di farro, tapenade di olive taggiasche e sciroppo d’ acero. ( Euro 10)

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L’ insolito incontro tra lo sciroppo d’ acero e le olive taggiasche da vita ad un abbinamento davvero ben riuscito, soprattutto perchè sottolineato dalla morbidezza della vellutata e dalla consistenza perfetta dei maltagliati.

Secondi piatti:

Seitan scottato con riduzione di porto e prugne secche con vellutata di patate e porri. Euro 12.

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Sicuramente il piatto che mi ha stupito di più: dimenticate tutto quello di negativo che avete udito nella vostra vita sul seitan. Il seitan del Prato di Sopra è tenero e saporito, con una gradevolezza unica ad ogni boccone, si sente tutto il lavoro artigianale che c’è dietro.

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Prato di Sopra

Via Principe Amedeo, 7 Grottaferrata

chiuso il lunedì.