Dall’enoteca al Bistrot, il sogno di Sara Blandamura diventa realtà

Nel 1957 nasceva l’enoteca Bomprezzi: l’insegna “vini e oli”, tipica dei locali di quell’epoca, segnava l’inizio di un’avventura che continua da settantadue anni. Un’attività commerciale nata sotto il segno del boom economico, che ha accompagnato l’evoluzione degli usi e consumi di un intero quartiere, quello di via Tuscolana, diventando oggi un punto di riferimento per la città di Roma, grazie all’ampia selezione di vini, distillati, bollicine e prodotti gastronomici di alta qualità.

Sara Blandamura, con il marito Alessandro Mirizzi, sono i proprietari di questo paradiso formato wine lover, con più di quattromila referenze tra italiane e straniere e una quantità di scaffali pronti a tentare anche i palati più irreprensibili. Lo spirito frizzante di Sara aveva bisogno di un luogo tutto suo dove potersi prendere cura del cliente, non le bastava più il consiglio dato su una bottiglia da portar via, aveva voglia di coccolare i propri ospiti in uno spazio suo che li facesse sentire a casa.  Ed è così che è nato “Le Bollicine di Sara”, sogno da troppo tempo chiuso nel cassetto e ora diventato realtà, una sala pronta ad accogliere ventotto ospiti, in un ambiente curato in ogni piccolo dettaglio. Le pareti decorate con carta da parati su cui rami di mandorlo fioriti evocano Van Gogh, con una cucina rigorosamente a vista e perfettamente funzionale nonostante gli spazi giocati sul centimetro.

Le Bollicine di Sara Bistrot foto di Stefano Segati

Il Bistrot di Sara ha una carta dei vini con oltre 100 referenze tutte rigorosamente in mescita, che ruotano settimanalmente, inoltre c’è la possibilità di acquistare una bottiglia dall’enoteca di famiglia e consumarla comodamente al tavolo del bistrot senza alcun aumento di prezzo. Se il vino gioca un ruolo da protagonista il cibo non è da meno, il giovane chef di origine pugliese, Domenico Abbrescia, ha realizzato un menù che strizza l’occhio al Sud con un’attenzione particolare verso la materia prima di qualità. Le offerte gastronomiche accontentano i gusti e le esigenze di un pubblico sempre più variegato, dai vegetariani ai bambini. Rosella Groutas avrà l’onore di accogliere gli ospiti ai tavoli, pronta a servirli sempre con un sorriso, dettaglio non trascurabile per un servizio perfetto.

Mosaico verticale di legumi, cicoria e pesce spada fumè Foto di Stefano Segati

Sara Bistrot vuole accompagnare i propri clienti dal pomeriggio con il classico tè delle cinque che potrà essere servito con una merenda dolce o salata, all’aperitivo fino a giungere alla cena in un ambiente dall’atmosfera familiare, dove nulla è lasciato all’improvvisazione, ma si percepisce una professionalità conquistata con anni di lavoro maturato sul campo sempre orientato alla soddisfazione del cliente. Il sogno di Sara ha preso forma: ora spetta a lei e il marito rendere questa nuova realtà un luogo consolidato del gusto capitolino.