Il Festino di Santa Rosalia, patrona di Palermo, è un evento che celebra la liberazione della città dalla peste del 1624, in seguito al ritrovamento delle reliquie della Santuzza sul Monte Pellegrino. Voluto per la prima volta nel 1625 dal cardinale Giannettino Doria, nel corso dei secoli la festa ha saputo rinnovarsi mantenendo inalterato tutto il suo fascino e la sua tradizione. Durante le celebrazioni che durano una settimana (fino al 20 luglio), si consumano molte pietanze che fanno parte della cucina popolare palermitana, tra cui anche il famoso Gelo di melone (in dialetto Gelu ri muluni). Si tratta di un dolce tipico rituale a base di anguria, frutto estivo che a Palermo viene venduto lungo i marciapiedi, ben disposto in grosse pile e abitualmente tastato dal “mulunaru” che lo offre cantando le sue lodi agli avventori. Preparato con la polpa fatta diventare gelatinosa, è arricchito da gocce di cioccolato fondente che simulano i semi del cocomero tolti opportunamente dal frutto.
Quest’anno per celebrare la Santa, l’Antica Focacceria San Francesco, da 180 anni emblema della cucina siciliana tradizionale, propone ai gourmet di Palermo il suo Gelu ri muluni, regalando generosamente a chi non potrà esserci la propria ricetta.
GELU RI MULUNI
Dose per 8-10 persone
Ingredienti
1 anguria da 7 kg circa
90 g di amido per dolci (per ogni litro di succo di anguria)
150 g di zucchero per ogni litro di succo
200 g di cioccolato fondente a scaglie
100 g di zuccata (zucca candita)
1 stecca di vaniglia
fiori freschi di gelsomino
Preparazione
Tagliare a fette il “Mellone” (anguria), togliete la scorza e i semi e passate la polpa nel passaverdure. Calcolare la quantità di succo ottenuto regolando, di conseguenza, le dosi di amido e zucchero. Se il mellone è molto dolce e aromatico, si può diminuire lo zucchero, se è insipido, viceversa, si può aumentare. In un tegame sciogliere a freddo l’amido e lo zucchero nel succo di mellone, passare il composto sul fuoco a fiamma molto bassa continuando a girare fino a che non si sarà addensato. Togliere il gelo dal fuoco non appena farà le prime bolle, a questo punto aggiungere la vaniglia e versarlo in una zuppiera o in degli stampini bagnati, in cui sarà già messa una parte del cioccolato e della zuccata tagliati a pezzetti, mentre i restanti disporli sopra una volta versato il gelo. Far riposare in frigorifero per circa un giorno. Prima di servire il gelo, toglierlo dallo stampo e guarnire con fiori di gelsomino (tempo:1 ora circa, cottura: 15 minuti).
di Clara Ippolito