I RISTORANTI D’ITALIA 2015 DEL GAMBERO ROSSO | Excellence Magazine

Risto2015frontCompie un quarto di secolo la guida del Gambero Rosso (€ 22), autorevole vademecum che accompagna i gourmet del Bel Paese da ben venticinque anni. Oltre seicento pagine che tastano anche quest’anno il polso alla ristorazione italiana con 2088 indirizzi e 227 locali recensiti, decretando i numi tutelari dei fornelli degni di accedere all’Olimpo della gastronomia. Confermati ai massimi vertici i celeberrimi Massimo Bottura e Heinz Beck, arrivati ex aequo sul podio seguiti a ruota dalla famiglia Iaccarino del Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi e da Antonino Cannavacciuolo di Villa Crespi. Un poker di new entry è entrato nelle Tre Forchette, locali tutti geograficamente concentrati nel cuore della Penisola: da Romano (Viareggio) a La Trota (Rivodutri), dall’Enoteca La Torre a Villa Laetizia (Roma) fino a Uliassi (Senigallia). Un Posto a Milano, Antica Osteria del Mirasole (San Giovanni in Persiceto), Sora Maria e Arcangelo (Olevano Romano) e Al Convento (Cetara) hanno meritato, invece, i nuovi Tre Gamberi.
Molte le altre categorie che hanno fotografato l’attuale realtà ristorativa italiana. “Quest’edizione testimonia un importante cambiamento del settore nel nostro Paese”, ha detto Giancarlo Perrotta, curatore della guida da anni insieme a Clara Barra. ”A dimostrarlo i patron di molti locali che, ricchi di idee, reagiscono alle difficoltà con nuove tipologie di ristoranti e nuove formule con una qualità crescente e prezzi che in qualche caso decrescono, a riprova di come sia forte la ristorazione italiana, nonostante la crisi economica persistente”, ha detto durante l’assegnazione dei premi. Dalla collaborazione con Trentodoc sono arrivati due premi, uno per la carta dei vini con la miglior proposta di Metodo Classico Trentodoc attribuito al Ristorante I Portici di Bologna, l’altro per la carta dei vini con la miglior proposta Trentodoc-Trentino assegnato al Ristorante Gallo Cedrone dell’Hotel Bertelli di Madonna di Campiglio. Riconoscimenti anche ai locali che hanno saputo coniugare attraverso menu ad hoc gusto e salute, come quelli di Pietro Leeman (del Joia di Milano), Paolo Teverini (dell’omonimo locale di Bagno di Romagna), Heinz Beck (de La Pergola Hotel Rome Cavalieri) e Domenico Alba (della Cantina San Teodoro di Napoli). I Tre Mappamondi sono andati al Dao Restaurant, locale etnico di Roma che ha affiancato Iyo a Milano, riconfermato anche quest’anno. Una decina i ristoranti della categoria Da tenere d’occhio, sezione fucina di possibili eccellenze future. Riconfermati i premi qualità/prezzo. Firmato Gambero Rosso e Animante Barone Pizzini, il premio speciale è andato all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Parma), come ristorante che anima il suo territorio e l’ambiente. Tra gli altri premi è spiccato quello conferito a Oliver Piras del ristorante Aga dell’Hotel Villa Trieste di San Vito di Cadore (Belluno), attribuito in collaborazione con Acqua Panna e San Pellegrino. Dalla gustosa mappa disegnata nei Ristoranti d’Italia 2015 la Lombardia risulta essere leader con 4 locali che detengono il primato delle Tre Forchette, regione in testa anche nella classifica dei Tre Gamberi, sponsorizzata da Contadi Castaldi, con ben 6 locali che raggiungono il massimo punteggio. Bene il Lazio che ha portato a casa un tris di massimi riconoscimenti. Disponibile anche in versione digitale ebook e come applicazione sui principali store (Apple, Google, Windows e Amazon), la guida si trova in versione sfogliabile sull’edicola digitale del Gambero Rosso.

di Clara Ippolito