Dal 23 novembre sarà in libreria I Cento di Roma 2018, la guida che racconta i cento migliori locali della capitale, e che raggiunge quest’anno la sua quinta edizione.
La guida, rinnovata nella grafica di copertina, mantiene la struttura che la ha resa, in questi cinque anni, un’affidabile bussola per chi vuole scoprire le mille facce dell’enogastronomia capitolina. Tra le sue pagine si trovano i cinquanta migliori ristoranti per le grandi occasioni – ordinati in una classifica, croce e delizia degli autori – ferrea, ma giusta – e dei cuochi, che invece sono più propensi ai fuochi e alle fiamme – e ancora le recensioni di cinquanta ottime soste popolari, dall’osteria al bistrot, fino al cibo di strada, adatte a chi mangia fuori tutti i giorni. Tutte le mete raccolte in questa seconda sezione hanno in comune una fascia di prezzo, tra i 35 e i 40 euro, accessibile per chi è in cerca di un buon pasto a Roma. Dal Giappone alle trattorie romane, dal Perù alle pizzerie di qualità, senza nessun pregiudizio estetico, nella sezione “pop” c’è posto per ogni tipo di locale, purché ne sia degna la sua cucina.
Sono molte le novità de I Cento di Roma 2018. In primis il numero di nuove schede: 34 su cento, un turnover necessario e che fotografa una ristorazione di livello sempre più caput mundi. Cucine all’avanguardia, insegne della tradizione, tavole fusion: Roma non è mai stata così eclettica nella sua cucina.
Federico De Cesare Viola e Luciana Squadrilli, autori della collana I Cento, restituiscono questo ritratto della capitale dal punto di vista del gusto: “una città eterogenea, pigra ma in fondo dinamica, borghese ma capace di guizzi innovativi. Sempre più degna di una capitale europea.“
La guida, presentata in anteprima lunedì 20 novembre presso lo IED – Istituto Europeo di Design di Roma, ha previsto l’assegnazione di diversi premi, oltre alla proclamazione dei 10 migliori ristoranti della capitale. Quattro i fantastici premi, tra i quali troviamo “Una giovane promessa” che, sponsorizzato Lavazza – azienda torinese produttrice di caffè tostato sin dal 1895 e collaboratrice Slow Food dal 1996 – ha visto vincitore Pier Daniele Seu, abile e noto pizzaiolo del Mercato Centrale di Roma; il premio Lucano “Osti che sorridono“, assegnato al meritevole Stefano Callegari del locale Sforno, dove ha imposto a un pubblico di quartiere e poi sempre più forestiero il culto per il lievito madre; “La cantina curiosa“ è andato invece a Il Sorì, l’enoteca sita in Via dei Volsci; ed infine è stato Santo Palato, di Sarah Cicolini, che con grande orgoglio ha conquistato il premio come “Miglior Trattoria 2018“.
Tra i ristoranti di Roma spiccano senza dubbio 10 nomi, tra i quali vediamo Il Pagliaccio** di Anthony Genovese; Imàgo* – Hotel Hassler, nomina che conferma e premia nuovamente premiata la bravura e la professionalità del grande chef Francesco Apreda; La Pergola* con lo chef Heinz Beck; Metamorfosi*, nelle mani dell’abile Roy Caceres; Pipero Roma*, premiato anche durante la manifestazione di Excellence 2017 – Food Innovation come “Apertura Roma 2017”; Pascucci al Porticciolo*, dove il porto è quello di Fiumicino e lo chef è il grande Gianfranco Pascucci; Per Me* di Giulio Terrinoni; ilSanlorenzo*, a via dei Chiavari; Glass Hostaria*, il ristorante stellato di Cristina Bowerman e Fabio Spada e Aminta Resort* di Marco Bottega.