Il suo è un percorso lungo e intricato, quello che porta a descrivere la sua vita e il percorso formativo come “un sentiero, costellato di cose diverse tra loro che poi però nella distanza – con uno sguardo d’insieme ampio – formano un quadro complessivo compiuto”.
Nicoletta Polliotto prima diplomata al Conservatorio intraprende studi umanistici per poi far collimare le conoscenze acquisite in uno sbocco professionale nelle case discografiche, “ma il panorama musicale stava attuando una svolta, un po’ come succedeva nell’editoria – fenomeno di cui a distanza di anni ne siamo tutti consapevoli – si tende a non comperare più un oggetto, ma un servizio.” Basti pensare agli ebook o alla partecipazione a eventi in cui si vive un’esperienza.
“Chi non è un nativo digitale ha dovuto riconvertire il suo approccio a comunicazione, informazione, acquisti, su nuovi media; sono nati studi accurati sulla multimedialità. Ho dovuto studiare molto e applicare le mie conoscenze alle nuove esigenze.” Così ormai dodici anni fa nasce la sua agenzia di comunicazione Muse Comunicazione, in cui la sezione di lavoro più proficua era il travel, la sezione dei viaggi.
“Iniziammo subito a collaborare con alcune strutture ricettive: nella prima parte degli anni 2000 nasce il bisogno della presenza online” che è destinata a mutare comportamenti e bisogni degli utenti sul web. “All’inizio possedevano solo un sito vetrina; pian piano aggiungemmo un vero e proprio percorso di vendita. Ci impegnammo a cambiare il web (il famoso web 2.0) costruendo strumenti per acquisire contatti, lavorare sulla fidelizzazione dei clienti, per creare una ‘community’, prima con i blog aziendali, poi il sistema di prenotazione. Era nata una nuova versione del sito web che integrava buoni contenuti, comunicazione digitale, allineandosi infine con i social media.”
Si stava mettendo in atto un rinnovato sistema di comunicazione cui oggi siamo tutti abituati, ma che ai tempi era rivoluzionario. Sembra quasi assurdo pensare siano passati solo quindici anni ma il tempo cui ci ha abituato la rete subisce accelerazioni costanti e repentine. “Dal 2008 l’esigenza era quella di essere efficaci sulla comunicazione mobile, rendendo i contenuti appetibili e fruibili dai dispositivi telefonici. Allo stesso tempo prendeva sempre più importanza l’opinione degli altri.” Erano gli anni in cui prese piede Facebook come social network anche in Italia, in cui le fotocamere dei telefoni prendevano il sopravvento sulle macchine fotografiche digitali amatoriali, momento in cui i primi iniziavano a condividere le foto dei piatti e delle vacanze sui social. “Prima di annusare il piatto lo si fotografa, l’esperienza rimane sospesa e condivisa, mista fra l’importanza dell’opinione e complice dell’esigenza di protagonismo. Così il vero protagonista è l’ospite. E i servizi danno sempre più spazio agli ospiti: diventa importante la comunicazione non autoreferenziale da parte della struttura. Gli utenti trovano più rilevanti le impressioni di chi ha già compiuto l’esperienza del gusto o del viaggio.Leggere una recensione dà la sensazione di vivere quell’esperienza e la comunicazione risulta più credibile. I brand devono iniziare a utilizzare questi contenuti a loro favore.” E ci riferiamo tanto alla catena alberghiera, quanto alla destinazione o a un ristorante.
“In dieci anni capiamo che l’ospitalità ha problemi e opportunità – che derivano da questa nuova comunicazione – soprattutto la ristorazione alberghiera segnava il passo stanco e lento, faceva la lotta per la sopravvivenza, risparmiando su ingredienti e servizio”. Si intuiva da parte dei professionisti attenti alla comunicazione l’esigenza di valorizzare la ristorazione alberghiera ed è per questo che dalle idee e dalle mani di Nicoletta Polliotto nasce “il blog sulla comunicazione per la ristorazione (CnR – Comunicazione nella Ristorazione, che indagasse e parlasse del marketing per il cibo e il web food marketing: partiti dalle riflessioni dei colleghi d’oltremanica e oltreoceano, da fonti di informazione anglosassone, di grande tradizione in editoria digitale, cominciammo a produrre contenuti sul blog, poi su LinkedIn e Facebook, dando vita al gruppo ‘DFM digital food marketing, brigate di ristoratori intraprendenti.”
Analogamente a quanto accaduto per l’ospitalità alberghiera anche la ristorazione iniziava a sentire l’esigenza di modificare la sua comunicazione “ erano avvezzi a una comunicazione semplice e locale ma negli ultimi dieci anni il turismo enogastronomico ha acquisito un’importanza notevole e anche i ristoranti hanno capito di dover comunicare online.”
Nel 2015 esce il primo libro edito da Dario Flaccovio; poi nel 2018 il secondo libro edito da Hoepli “Digital Food Marketing – guida pratica per ristoratori intraprendenti” dedicato ai ristoratori, da cui nasce l’idea che ha portato al concept che dà vita al primo progetto editoriale interamente dedicato al turismo e all’accoglienza nell’era digitale.
La collana DMT, Digital Marketing Turismo, racchiude molti elementi del turismo nuovo, contemporaneo e convergente, per esaltare la cultura dell’accoglienza, in cui gli italiani sono eccelsi per tradizione, ma che stanno trascurando. Saranno manuali dedicato al turismo con strumenti di lavoro, inizialmente con volumi panoramici per poi volgere lo sguardo in senso più ampio sui nuovi flussi turistici e sulla ristorazione, tenendo conto delle diverse esigenze che derivano da culture lontane”. “Nella collana interverranno anche figure professionali lontane – antropologi, sociologi, designer, tecnici – analizzando ‘perché’ e ‘come’ adottare nuove tecniche di comuicazione e di promozione, passando per le buone pratiche digitali e dai casi di studio, esempi virtuosi.
Questo l’impegno importante e ambizioso della nuova collana Heopli che ha come sottotitolo “la collana innovativa del turismo convergente”, che sarà curata da Nicoletta Polliotto.
DMT – Digital Marketing Turismo è un percorso formativo in più volumi, veri pezzi da collezione, imperdibili, complementari e simbiotici – spiega il direttore di collana Nicoletta Polliotto – Vogliamo raccontare il turismo e l’ospitalità con un taglio che accenda nel lettore una scintilla e sia corroborante come una tazza di caffè appena tostato. Che sia inebriante e con un retrogusto da meditazione come un bicchiere di buon vino. E che alla fine lasci la voglia di scartarne subito un altro, come in una scatola di cioccolatini”
Dal 19 aprile è in libreria il primo volume della collana DMT, “Digital marketing extra alberghiero – come riempire tutto l’anno case vacanza e hotel” di Domenico Palladino, che ha maturato lunga esperienza in ambito editoriale come giornalista e digital pr specialist per il turismo e l’ospitalità. “Oggi, con la collana Digital Marketing Turismo, Hoepli conferma ulteriormente il proprio impegno a favore di questo mondo estremamente rilevante per l’economia italiana. Per questo mi auguro che i libri pubblicati aiutino gli imprenditori a investire in maniera oculata e i talenti italiani a emergere e a valorizzare il patrimonio turistico italiano” sono le parole dell’autore del primo volume di questa nuova collana Hoepli, curata da Nicoletta Polliotto, il cui percorso assume una visione d’insieme in questa nuova avventura ma si rivela ancora lungo e pieno di sfide che la porteranno alla realizzazione del suo progetto. “Con il digitale dobbiamo trovare nuove conoscenze e strumenti, quello che funziona è sempre la stessa cosa basta imparare a declinare lo strumento: l’importante è metterci la faccia ma con sapienza e coscienza dei nuovi scenari comunicativi.” Della stessa collana Web marketing turistico e oltre. Strategie per rilanciare la tua struttura e raggiungere il successo, di Michela Mazzotti e tutti i futuri volumi che verranno pubblicati per accrescere la consapevolezza sul nuovo linguaggio e il suo utilizzo.