Ha da poco festeggiato il primo anno d’attività la pasticceria Dolcemente di Luigi Nassi, conosciutissima a Tuscania e dintorni per i suoi croissant artigianali. “A riscuotere successo sono anche i mignon, le monoporzioni e le torte, tutti prodotti rigorosamente senza l’ausilio dei semilavorati, una scelta drastica che a lungo termine mi ha dato ragione – spiega Luigi, ex allievo del Campus Etoile Academy -. Non c’è niente di più bello che sentire i clienti confessarti che non mangiavano qualcosa di così buono da quando erano bambini. Nel mio laboratorio entrano solo materie prime di qualità, in primis il burro”.
Come dimostra la storia di questo intraprendente pasticcere, negli ultimi anni stiamo assistendo a un incremento di giovani che si avvicinano all’arte bianca accarezzando il sogno di aprire un proprio locale. “Fare il pasticcere-imprenditore non è facile, gli impegni da gestire sono tantissimi e inevitabilmente bisogna fare qualche sacrificio. A chi è alle prime armi consiglio di affrontare le sfide con molta umiltà, di ascoltare le opinioni di chi ha più esperienza, di armarsi di pazienza e di non sottovalutare l’utilità dei social per farsi conoscere: i giovani cercano informazioni su Facebook e Instagram ed è importante presidiare questi ed altri canali web. All’inizio è dura ma prima o poi le soddisfazioni arrivano”.
La passione di Luigi per la cucina sboccia nel 2011 nell’agriturismo degli zii: “Mi occupavo principalmente delle colazioni e grazie alla cuoca Leda Borghi ho imparato i rudimenti della professione. Lì ho capito che avevo voglia di crescere e va da sé che la scelta sia caduta sulla scuola di Rossano Boscolo, la migliore nel panorama italiano, grazie alla quale ho avuto la possibilità di arrivare da stagista alle Calandre di Alajmo. Da modesto pasticcere quale ero mi sono ritrovato al cospetto di uno dei migliori chef d’Italia e se questo inizialmente poteva sembrarmi un discrimine è stato invece considerato un pregio. Sarò per sempre grato alla brigata dello chef Alajmo e in particolare al responsabile della pasticceria per quello che mi hanno dato sia dal lato professionale che umano”.
Dopo una parentisi a Dublino per perfezionare l’inglese, Luigi viene convocato dall’executive chef delle cucine presidenziali del Quirinale: “E’ stata un’altra esperienza bellissima. Qui ho conosciuto cuochi di una maestria disarmante, ho avuto l’onore di partecipare alla preparazione di una cena di stato con tanti illustri ospiti, tra cui il Re di Spagna e il presidente del Portogallo”.
La tappa professionale successiva è la Svizzera ma con il ritorno a Tuscania nel 2015 assieme alla compagna Livia, Luigi decide di mettere le radici alla sua passione. Di qui la decisione di rilevare l’ex pasticceria in Piazza Italia e far confluire in un nuovo locale le tante esperienze e competenze acquisite in giro per il mondo. “A un anno di distanza posso dire che è il più bel progetto che potessi realizzare”.
Piazza Italia, 3
01017 Viterbo