Oggi sforna pavlova al Braybrook Hotel di Melbourne con quel tocco di raffinatezza tipico della pasticceria italiana. Appena qualche anno fa aveva una carriera avviata da interprete e traduttrice. In mezzo c’è l’esperienza all’Etoile, quella che le ha stravolto la vita.
La storia di Martina ha molto di speciale e un inizio comune a tanti: “Avevo paura che ormai fosse troppo tardi per cambiare strada e cercavo di soffocare quella voglia. Fortunatamente c’è stato chi ha creduto in me e nella mia felicità, spingendomi ad aprire gli occhi e a buttarmi. Nella mia mente, però, c’era solo il pensiero di affrettare le tappe e recuperare tutto il tempo perduto. E, ovviamente, la parola ‘recuperare’ era per me traduzione automatica di ‘scegliere il meglio’ in termini di serietà, professionalità, competenza didattica, formazione ma, soprattutto, irrefrenabile passione, la stessa che sentivo ardere in me e che, per tutti questi motivi, mi ha spinto a bussare alle porte dell’Etoile”.
Martina non solo recupera ma rimonta. A Dublino, dove lavora alla bakery-pasticceria Il Valentino, fa le prove generali prima del grande salto nell’altro capo del mondo. “Più mi sentivo moralmente giù, più mi immergevo nella lettura di libri e fantastiche creazioni di grandi maestri, più fallivo, più studiavo e mi esercitavo, più cercavano di buttarmi giù, più mi rialzavo più forte di prima, spinta dal mio grande amore per la pasticceria”.
Per una professionista come lei l‘Australia rappresenta la terra del possibile. “La pasticceria italiana è vista come un’eccellenza. Precisione, raffinatezza, eleganza e creatività sono gli aggettivi che spesso ci vengono attribuiti, insieme al riconoscimento di una forte e lunga tradizione che ha influenzato tutto il mondo. Qui le opportunità sono talmente tante che diventa quasi impossibile delineare un’unica linea di azione”.
Martina ha tanti progetti in testa, tra cui quello di aprire una piccola realtà all’interno della quale realizzare una linea di prodotti vegan. Tanti progetti e un motto che li include tutti: “You don’t always need a plan, sometimes you just need to breathe, trust, let it go and see what happens“.