di Giulia Nebbia
Apre a Castelnuovo Rangone il primo museo della salumeria
È rassicurante constatare che in Emilia Romagna c’è un cuore, graffiato dalla brutalità di un violento terremoto, che continua a battere testardo, per tornare a pulsare più forte di prima. Di questo cuore fanno parte le persone comuni, i contadini, gli operai
e gli imprenditori che, continuando a investire sul territorio, creano occupazione e, importantissimo, attirano i turisti a visitare una bellezza italiana dalla vastissima offerta enogastronomica. Tra questi imprenditori c’è Giuseppe Villani, Consigliere Delegato dell’azienda di famiglia, ultracentenaria, un autentico pezzo di storia salumiera del nostro Paese. Spinto dalla volontà di rendere omaggio a un passato vissuto con lo sguardo puntato al domani, Giuspeppe Villani ha deciso di dare forma a quello che per tanto tempo è stato soltanto un progetto nel cassetto: un museo dedicato all’arte della salumeria nella provincia che, non a caso, è nota per vantare una lunghissima tradizione salumiera, Castelnuovo Rangone. Siamo nella provincia di Modena, all’interno del complesso produttivo di Villani Spa. Qui, in uno spazio di oltre 200 mq, tre piani e 10 sale, sorge il MUSA primo museo del genere a livello nazionale che racconta, tra filmati, immagini e testimonianze storiche, uno dei settori simbolo del made in Italy nel mondo. “L’idea di un’esposizione che raccontasse con documenti e testimonianze non solo la storia della nostra azienda, ma quella dell’intero territorio, risale in realtà alla fine degli anni ’80 – esordisce con voce commossa Giuseppe Villani. Poi per una serie di motivi, non da ultimo l’aver concentrato tutte le nostre energie su di una produttività in forte crescita e sui tanti investimenti fatti in quegli anni, si è dovuto accantonare la cosa. Fino ad oggi. Il MUSA – continua Villani – nasce certo per presentare l’azienda e il suo
carattere orgogliosamente famigliare, che da fine ’8oo e sotto la guida di cinque generazioni di Villani ha attraversato ben tre secoli di storia italiana. Ma uno dei motori principali è stata la voglia di celebrare la tradizione di un distretto produttivo unico come quello che, anche grazie alla Villani, è nato a Castelnuovo Rangone, coinvolgendo fra impiego diretto e indotto la stragrande maggioranza delle famiglie della zona. Le stesse grazie alle quali, è giusto non dimenticarlo, è stata possibile la nostra avventura.” A curare l’intera realizzazione del progetto il giovane architetto Francesco Catalano. “Questo percorso – afferma – è stato pensato per essere didattico e permettere di avvicinarsi a questo mondo in modo facile e divertente. È per questo che abbiamo voluto fosse fortemente esperienziale di sapere e di piacere, rendendo i contenuti più facili da assimilare. La componente tecnologica è
semplice e immediata, ma determinante. Dieci capitoli, di cui solo l’ultimo dedicato all’azienda Villani, prima di raggiungere, attraverso una porta segreta, direttamente la zona di produzione dell’azenda”. Un’operazione culturale a tutti gli effetti, volta a presentare e raccontare le testimonianze materiali di mestieri e tradizioni che fondano le loro origini in tempi antichi. Diviso in cinque aree tematiche, il piano terra presenta una grande ‘libreria cielo terra’ dedicata alle spezie e agli aromi utili
alla realizzazione di ogni tipo di salume. Proseguendo si accede alla zona Salumi, dove sono rappresentati tutti i prodotti dell’arte salumiera, con tanto di spiegazioni. Al centro della sala, una elegante teca espone gli strumenti da taglio, di ieri e di oggi. Poi ancora il territorio: una originale mappa della zona di produzione. Prima di accedere al piano seminterrato, dedicato ai mestieri e all’importanza del tempo (di stagionatura, di cottura e di stufatura), ci imbattiamo nell’area che differenzia i prodotti caldi, quelli che richiedono un tipo di cottura, da quelli freddi, che interessa le fasi di macinatura e salagione. Il primo piano ricorda le specialità di ogni regione d’Italia in un viaggio sensoriale alla scoperta della passione dell’arte salumiera italiana. Il percorso museale prosegue raccontando le diverse tipologie di legatura, a mano, dei salumi di alta qualità e termina, in ultimo con la stanza della memoria dell’azienda Villani, una carrellata di immagini e testimonianze multimediali. 130 anni di storia, dal 1886 ad oggi. “L’obiettivo era quello di realizzare non la classica esposizione statica fatta soltanto di attrezzi e cimeli – spiega Corradino Marconi, Direttore Esecutivo della Villani
Spa, ma un luogo interattivo capace di coinvolgere un pubblico il più possibile formato dalle giovani generazioni, per soddisfare la loro sete di conoscenza. Il MUSA vuole raccontare quanto sta dietro e dentro la realizzazione di un salume, ricordare come la tecnologia abbia facilitato la produzione ma al tempo stesso quanto in questo settore solamente la presenza dell’uomo riesce a fare ancora la differenza – continua ancora il Dott. Marconi. Ecco spiegata quindi la proposta di un così vasto numero di contributi multimediali, video e fotografici, che racconti l’attività di produzione, lasciando traccia di chi ogni giorno, con il proprio lavoro e la propria dedizione, contribuisce al grande nome della salumeria italiana nel mondo. “Tra gli obiettivi per il futuro – conclude il Direttore Esecutivo – quello di fare del MUSA uno spazio interattivo in cui proporre iniziative e incontri, laboratori, eventi culturali, corsi di degustazione e di formazione professionale. Una vera e propria accademia del salume, pronta ad accogliere curiosi e appassionati, ma anche chi da questo mondo cerca spunti per intraprendere un percorso lavorativo”.