Torino, il luogo dai tanti volti con la sua storia, le maestose piazze e i musei, città industriale e d’arte allo stesso tempo, si trasforma in punto d’incontro della gastronomia mondiale e lo fa alla grande.
Quando si entra al Salone del Gusto ci si tuffa in un carosello di colori, profumi e sapori, ma la cosa che accomuna tutte le persone presenti è la curiosità e la visione di un mondo che dona il cibo e sfama chi per lavoro pensa a come nutrire rispettando la madre terra.
In questo clima, serio e festoso allo stesso tempo, girando, si attraversano tutti gli angoli del mondo. Molto presto si iniziano a scorgere dettagli di luoghi più specifici; via via, come se si stesse passando da grandi piazze a vicoli nascosti, ci si trova rapiti dalle varie zone d’Italia e dalle zone di ogni regione.
Ovviamente una volta entrata la curiosità mi ha portata a girare in lungo e in largo, per poi rientrare nel luogo in cui erano ospitati le aziende Italiane e in particolare quelli del Lazio. Ed è proprio qui che mi sono trovata coinvolta in un meraviglioso progetto che mi ha portata a lavorare a stretto contatto con produttori che hanno fatto dell’innovazione la loro principale risorsa.
Il progetto è stato curato da Lazio Innova che ha supportato il lavoro delle aziende selezionate seguendo il tema #FOOD FOR CHANGE coadiuvandole nel percorso che parte dalla produzione alla comunicazione per poi passare al packaging.
La parte che mi ha poi vista coinvolta in uno show cooking realizzato con i prodotti delle aziende mi ha aperto gli occhi sul grande lavoro di ricerca portato avanti dalle varie realtà. Realtà che hanno creato prodotti totalmente nuovi come: i prodotti a base di anacardo, il luppolo idroponico e la passata di pomodoro, la tisana di lamponi, o il cartamo e la lavorazione di un dado vegetale naturale, oppure modi nuovi di lavorare prodotti tradizionali come le salsicce naturali, totalmente prive di conservanti, il cioccolato crudo, le farine, le nocciole in tutte le declinazioni.
Carlo Hausmann e Luca Polizzano hanno raccontato con viva partecipazione il percorso fin qui intrapreso, ma soprattutto quello ancora da fare, hanno spiegato inoltre il valore di tutte le realtà innovative che hanno scelto strade diverse per esserlo e che ogni giorno lavorano per migliorare e divulgare il loro prodotto, puntando ad un’eccellenza fatta di scoperte e riscoperte di tecnica e di tradizione.
Sono tornata orgogliosa di un Lazio che cresce e ha tanto da raccontare.