Il cocktail di questa settimana potrebbe, per molti, essere considerato afrodisiaco.
Gli ingredienti che lo compongono, se ben dosati e miscelati, regalano sensazioni ed emozioni diverse.
È possibile realizzare un drink con l’olio? Se il barman è bravo, sì.
Il prezioso oro verde è generato dalla pianta legata ad Atena e il suo luogo di nascita è l’acropoli della famosa città greca con la funzione di protezione. L’olio ha proprietà uniche ed è un alimento legato alla dieta mediterranea. Ricco di vitamina E, abbassa il livello di colesterolo nel sangue, protegge dall’ osteoporosi, riduce il rischio di malattie cardiache.
Come sintetizzare le notizie sul peperoncino? Pianta originaria delle Americhe, sembra aver trovato il suo habitat in alcune aree del nostro paese, in modo particolare in Calabria. Il sapore piccante è dato dalla capsaicina. Copioso di vitamina C, fu oggetto di studio dell’ ungherese Albert Szent Gyorgyi , insignito del premio Nobel nel 1937 per la medicina. Rimedio contro la depressione è presente in piccole dosi in alcuni farmaci in Cina. In cucina regala un tocco di eleganza alle pietanze. Povero di calorie, fecondo di sali minerali aiuta il funzionamento del sistema digestivo e genitale.
A chi non piace il cioccolato? La prima tazza di cioccolata, si crede, sia stata gustata dai Maia… Il sapore doveva essere ben diverso da quello di oggi. Arrivata in Europa solo i pochi benestanti potevano assaggiarla. La fondente è amica del cuore, delle arterie e combatte la demenza senile. Tanti gli abbinamenti, il connubio col peperoncino risale probabilmente a tempi remoti ed è certamente tra i più riusciti.
Innumerevoli i motivi per i quali offrire questo cocktail… Magari il dopocena potrebbe prospettarsi interessante…
La ricetta di oggi è realizzata con l’olio Evo & Chilly Flaminio, azienda umbra rappresentata da Irene Guidobaldi.
Ingredienti:
50 ml Brucal Ron Anejo superior;
25 ml Curaçao Orange;
20 ml Evo & Chilli Flaminio;
200 ml cioccolato fondente 70% home made.
Cocktail di Luky Lucian;
Idea di Elvia Gregorace
Photo di Miro Caruso.