Gaetana Jacono eredita la passione per la viticoltura dalla tradizione di famiglia, e decide così, dopo una laurea in Farmacia, di dedicarsi alla sua terra e alla produzione vinicola. Insieme al padre Giuseppe, restaura nel 2001 il vecchio palmento che sorge nel territorio dei filari d’uva di Valle dell’Acate, e da allora ci si dedica anima e corpo, con passione e spirito imprenditoriale. Al suo fianco, oltre al padre, ci sono i fratelli Antonio e Maria Gabriella, e la famiglia Ferreri con Ottavio e Francesco, presidente di Assovini Sicilia. Gaetana, con il prezioso aiuto di un team preparato e appassionato, è riuscita a portare i vini della cantina di Valle dell’Acate oltre i territori regionali e a diffonderli con grande successo a livello internazionale. E ci è riuscita portando però sempre il forte messaggio di territorialità ed eccellenza. I suoi prodotti sono frutto di lunghe sperimentazioni, di ricerca di armonia e qualità, consapevoli della forza della loro terra natia che trasmettono con potenza e coerenza. Il suo grande impegno è stato premiato non solo dalla diffusione capillare dei suoi vini nei territori esteri, ma anche dal riconoscimento ottenuto nel 2013 che l’ha nominata Brand Ambassador del Cerasuolo di Vittoria DOCG e del territorio ragusano e nel 2014 è diventata anche Ambassador di “WE-Women for Expo”, network internazionale di donne nato nell’ambito di Expo Milano 2015 in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, con l’obbiettivo di migliorare il diritto al cibo.
ATTIVITA’
Valle dell’Acate sorge nel Feudo Bidini, tra i colli sinuosi formati dal fiume Dirillo (in epoca romana chiamato Achates), in provincia di Ragusa. Valle dell’Acate custodisce il sapere di generazioni di imprenditori agricoli, l’amore per la propria terra e il gusto per l’eccellenza di una grande famiglia. Fu Giuseppe Jacono, per primo, ad avviare la produzione vitivinicola, aprendo la cantina alla fine del XIX secolo, quando Vittoria era il centro siciliano più attivo nell’esportazione del vino destinato al mercato francese. Da allora, tale vocazione è stata custodita e tramandata e, negli ultimi decenni, è andata specializzandosi nella coltivazione dei vitigni autoctoni siciliani più caratterizzanti e di maggior potenziale, uno su tutti il Cerasuolo di Vittoria. Per questo oggi Valle dell’Acate rappresenta l’espressione autentica di un modo di fare vino nato dall’incontro tra la potenza della natura, il valore delle tradizioni e il carattere delle persone, proponendosi come l’espressione di una civiltà. Oggi l’ultima generazione delle famiglie Jacono e Ferreri, conduce una delle realtà più accreditate del panorama enoico della Sicilia sud orientale, è impegnata a proseguire e valorizzare l’antichissima tradizione vitivinicola della provincia di Ragusa, in quel triangolo di territorio tra Acate, Comiso e Vittoria.
CURIOSITA’
– Il tuo maggior successo nel lavoro:
“Il maggior successo è il mio lavoro. Mi spiego. Ho studiato e mi sono laureata per fare la farmacista. Poi, un giorno, ho capito che volevo fare questo lavoro. Da allora, da quando ho maturato questa decisione, ogni nuovo obiettivo è un successo che viene superato dall’obiettivo successivo. E tutti sono coerenti con quella scelta iniziale: fare il lavoro che si ama, quello che coincide con la propria vita, il proprio tempo, i propri gusti. Data questa premessa, ti rispondo con qualche fatto perché sono certa che anche tu ami fare il tuo mestiere di giornalista. Sono siciliana ovvero sono orgogliosa. Essere stata scelta come testimone della grande qualità italiana di fronte al mondo, prima come ambasciatrice del Cerasuolo di Vittoria DOCG e poi accettare di impegnarmi nel progetto Women for Expo mi ha resa orgogliosa. Amo viaggiare, conoscere gli altri mondi, portare la storia della mia famiglia, la bellezza e la bontà della terra ragusana e il grande Cerasuolo di Vittoria nel mondo era la mia ambizione e, oggi posso affermare, è la mia missione. Il nuovo obiettivo è di portare il mondo ad Acate, dove ha sede la cantina. E per farlo ho realizzato il progetto The House of Pairings all’interno della Casa del Gelso, la casa che sorge nel cuore della cantina storica. Il pairing, l’abbinamento dei vini al cibo, a tavola, è il passo che la cultura gastronomica deve ancora compiere. Tutti sanno tutto del vino, lo sanno degustare; lo stesso avviene in ambito culinario. Girando il mondo ho capito che in pochi sanno abbinare il giusto vino al giusto piatto. Questo è in sintesi questo nuovo progetto: i vini Valle dell’Acate abbinati ai piatti che esaltano la materia prima siciliana.”
– La sfida più grande che hai in corso:
“In parte li ho raccontati sopra. I progetti sono tanti. Come è nella mia natura, la prima è stabilire le giuste priorità con me stessa, senza farmi sovrastare dagli eventi, cercando una qualità di vita alta anche sapendo dire qualche NO. Secondariamente, portare il mio contributo in questo pianeta, da piccoli gesti a cui penso e mi costringo, a progetti che crescono nel tempo.”
– Un sogno, lavorativo, che hai nel cassetto:
“… I miei cassetti sono talmente pieni di sogni che non riesco a chiuderli!”
– La tua personale “ricetta” per il successo:
“Comunicare, che è un modo per condividere con gli altri quello che stai facendo. E se hai successo lo puoi fare con più facilità e maggiori mezzi. Io ad esempio, lo faccio anche attraverso la musica, attraverso il grande progetto di Music Fund. Il mio piccolo contributo permette ad alcuni ragazzi dall’altra parte del mondo di suonare. A me ritorna una grande energia e una dose incommensurabile di gioia. E tutto questo attraverso il vino!”
– La tua ricetta di cucina preferita:
“Adoro preparare i nostri geli siciliani, che declino non solo nei tradizionali gusti di mandorla, caffè, ma uso la frutta ed in particolare le arance, i limoni, i mandarini, tutto rigorosamente biologico e di provenienza sicula (dalla nostra tenuta). Il gelo è un dolce antichissimo. Semplice, essenziale e sano, moderno nella sua leggerezza e freschezza.”
– Un tuo vino del cuore:
“In Italia prediligo i bianchi friulani. Per quanto riguarda i rossi, penso al Cerasuolo DI Vittoria docg (altrimenti che ambasciatrice sarei !). In alternativa, continuo ad amare molto i borgogna.”
– La donna nel mondo enogastronomico che più ammiri e perché:
“Non mi piace indicarne una in particolare. Le donne hanno una mano felice in cucina, ogni piatto racconta una storia e si tratta sempre di storie grandi, generose, bellissime. L’energia delle donne non ha bisogno del palcoscenico. Arriva dritta al cuore attraverso i diversi linguaggi. La cucina è uno dei codici che prediligo.”
Contrada Bidini
97011 Acate (RG)