“Una storia, una passione, il mare. Da questo nasce una cucina che i fratelli Catia, in sala, e Mauro, lo chef, amano definire semplice e contemporanea. Vi convivono tecnica e tecnologia e una tradizione in continuo movimento, che si nutre dei loro viaggi e di tutto quello che li circonda. Il fascino di un mare sferzato dal vento si rispecchia nei piatti, di cui il pesce è l’ingrediente principe, ma co-protagonista a pieno titolo della loro sorprendente scena culinaria è la selvaggina. In un “posto pieno di energia, che è bello sempre”, un’esperienza memorabile, una cucina unica, che merita il viaggio, come richiedono le tre stelle Michelin.” – Queste le parole di Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia, riferendosi al grande Mauro Uliassi, numero 10 a tre Stelle Chef e Patron del suo Ristorante Uliassi con la porta blu e con il mare dentro, a Senigallia (AN).
L’Italia si colloca così nel 2019 al secondo posto nel mondo per numero di Ristoranti (10) con 3 stelle Michelin e l’8% di tutte le Tre stelle Mondiali con Massimiliano Alajmo, Le Calandre a Rubano (Padova); Massimo Bottura, Osteria Francescana a Modena; Chicco Cerea a Brusaporto (Bergamo); Enrico Crippa, piazza Duomo a Alba (Cuneo); Annie Feolde e Riccardo Monco, Enoteca Pinchiorri a Firenze; Norbert Niederkofler, St.Hubertus a San Cassiano (Bolzano); Niko Romito, Reale a Castel di Sangro (L’Aquila); Nadia e Giovanni Santini, Dal Pescatore, a Canneto sull’Oglio (Mantova), Heinz Beck, La Pergola, a Roma.
Nessuna nuova “doppia stella”, ma tante le nuove singoli luci: Arzachena – Confusion Lounge – Chef Italo bassi / Catania – Sapio – Chef Alessandro Ingiulla / Taormina – St George by Heinz Beck– Giovanni Solofra / Santa Cristina D’Aspromonte – Quafiz – Antonino Rossi / San Velletri – Due Camini – Domingo Schimingaro / Lecce – Bros’ – Floriano Pellegrino / Bacoli – Caracol – Carannante / Materia – Vitantonio Lombardo – Vitantonio Lombardo / Caggiano – Locanda Severino – Giuseppe Misuriello / Vitorchiano – Casa Iozzìa – Lorenzo Iozzìa / Viterbo – Danilo Ciavattini – Danilo Ciavattini / Roma – Moma – Andrea Pasqualucci / Cerbalia – La tenda Rossa- Maria Probst – Cristian Santandrea / Lucignano – Al 43 – Maurizio Bardotti / Lucca – Giglio – Stefano Terigi, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefania / Rimini – Abocar Due Cucine – Mariano Guardianelli / Trieste – Harry’s Piccolo – Alessandro Buffa / Madonna di Campiglio – Stubehermitage – Giovanni D’Alitta / Bolzano – In Viaggio – Claudio Melis – Claudio Melis / Collepetra – Adtra – Gregor Eschgfaeller / San Bonifacio – Degusto Cuisine – Matteo Grandi / Verona – 12 Apostoli – Mauro Buffo / Cernobbio – Materia – Davide Carachiri / Orzinuovi – Sedicesimo Secolo – Simone Breda / Torino – Spazio 7 – Alessandro Mecca / Torino – Carignano – Marco Miglioli / Cioccaro – Locanda del Sant Uffizio Enrico Bartolini – Gabriele Boffa/ Novara – Cannavacciuolo Caffe Bistrot – Vincenzo Mancine / Torino – Cannavacciuolo Bistrot Torino – Nicola Somma.
Ed è proprio al ristorante Casa Iozzìa che noi di Excellence volevamo rivolgere i nostri complimenti perché, oltre di averlo avuto tra i protagonisti dell’area Next Cooking Lazio – per la VI sbalorditiva Edizione appena conclusa di Excellence 2018 // Il Cambiamento – in un duetto gastronomico con Ornella de Felice (Coromandel, Roma), amiamo la cucina di Lorenzo Iozzìa, cuciniere siciliano in terra etrusca, e ci piace pensare che Excellence porti fortuna.
Ma con la fortuna, si sa, non si va lontano o almeno non per sempre, quindi speriamo che questo sia un primo traguardo ma anche uno stimolo per fare sempre meglio e che, seduto nel suo borgo viterbese, continui a tendere la mano agli ingredienti della sua Sicilia con sempre più personalità, tenendo salda in sé quella voglia di trasmettere l’emozione di un ricordo in riva al mare dopo una battuta di pesca da bambino; o dei profumi di zagara e di agrumi maturi in campagna di suo nonno; e di prolungare un viaggio tra sapori e ricordi di località apparentemente agli antipodi per dipingere un unico, equilibrato elogio al mare e alla terra. AD Maiora.