Le vacanze estive sono oramai un lontano ricordo, le temperature stanno (lentamente) iniziando ad assecondare il naturale ritmo delle stagioni e tutti noi torniamo a sentire il desiderio di una piccola pausa rilassante. A concedercela con grande generosità è il Castello di Postignano, tra i borghi più belli d’Italia, mollemente adagiato nel cuore della Valnerina, lungo la strada che collegava Spoleto, Foligno, Norcia e Assisi tra il IX e X secolo. La torre di avvistamento anticipa la grande costruzione a pianta triangolare e le lunghe mura cingono gli edifici adagiati sul declivio collinare. Anticamente, le numerose attività agricole e la lavorazione di ferro e canapa hanno reso fiorente l’economia del borgo, ma il progressivo spopolamento a partire dal XVI secolo e la completa evacuazione resasi necessaria da un cedimento del terreno prima e dal sisma poi, hanno trasformato l’incantevole località in un borgo fantasma. La rinascita si deve alla Mirto srl, che nel 2004 diede inizio a importanti interventi di restauro che, partendo dalla chiesa e procedendo man mano con tutti gli edifici, hanno restituito al Castello di Postignano la bellezza originaria “arricchita” da un tocco di modernità. Oggi il borgo è inserito nell’elenco dei monumenti di interesse storico-artistico e nel 2014 ha ottenuto il riconoscimento “La Fabbrica nel Paesaggio” dalla Federazione Mondiale, Federazione Europea, Federazione Italiana Club e Centri UNESCO, e dall’Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino. Dal punto di vista turistico, il Castello di Postignano è una piccola ed esclusiva meta nella verde Umbria, perfetta per un weekend di relax che strizza l’occhio agli sportivi appassionati di trekking, equitazione e cicloturismo, tanto per citare alcune attività che qui è possibile praticare. Una formula di “ospitalità diffusa” che in questo caso si rivela particolarmente azzeccata e che, tra comode suite e ampi appartamenti, la piscina e l’area benessere, la sala biliardo e il campo di bocce è, in grado di assecondare le più svariate esigenze di soggiorno. Gli ambienti rivelano uno stile e una cura intelligenti, perché è proprio immergendosi in una atmosfera di eleganza rustica che l’ospite si sente a proprio agio.
La cucina gioca un ruolo di primo piano, intrisa com’è dei sapori autentici per lo più a km zero, con la firma importante di Vincenzo Guarino, originario di Vico Equense e interprete di una filosofia “creativa mediterranea”, come lui stesso ama sottolineare. Reduce da esperienze a dir poco blasonate che lo hanno condotto fino al Mandarin Oriental Hotel sul lago di Como, Guarino si mostra a proprio agio tra le rassicuranti mura del borgo Castello di Postignano dove ci attende per spalancare insieme le porte dello splendido ristorante La Tavola Rossa. Un luogo da cui ogni richiamo alla banalità è bandito a partire dalla formula, smart di giorno, stilosa di sera. In versione diurna il locale si trasforma nell’Academy Tavola Rossa, il grande tavolo ospita dieci postazioni dove quotidianamente vanno in scena corsi professionali e amatoriali di cui Vincenzo Guarino è docente d’eccezione. La sera, magicamente tutto cambia e si ha l’impressione di assistere a una pièce teatrale, dove i principali interpreti sono menu ogni volta diversi che, dalla prima all’ultima portata rapiscono l’ospite che resta inchiodato fino alla fine per scoprire fino a che punto un’esperienza gastronomica sia in grado di stupire.
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